Come trasformare – qui, in pochi istanti e gratis – una tua foto in un quadro di Monet

Qui collegamento e semplici istruzioni. Divertentissimo sistema per trasformare, in chiave museale, qualche immagine quotidiana da pubblicare sulla nostra pagina social

Il ciliegio di Isabel, foto di Emanuele Bernardelli Curuz

Hai una bella fotografia e vuoi trasformarla, immediatamente on line, a costo zero, in un quadro di Monet? Eccoti accontentato. Il fascino delle pennellate di luce e la scomposizione della figura conferiscono alle immagini quelle vibrazioni intense, che agiscono a livello di benessere percettivo e che liberano un senso di gioia antica.

Il programma di lettura delle fotografie e di trasformazione delle stesse ha mappato la modalità di pittura impressionista, avvicinandosi alla maniera di Monet. Abbiamo provato con una bella immagine di Isabel (nella foto sopra), una splendida bambina di 3 anni, che ama salire su una pianta di ciliegio, portando con sé la propria bambola. In pochi secondi, il programma ha restituito un’elaborazione che sembra uscita da un angolo del giardino di Monet, a Giverny.

Divertentissimo sistema per trasformare, in chiave museale, qualche immagine da pubblicare sulla nostra pagina social. La scomposizione impressionista può essere anche utile per chi vuole tentare con la pittura. Seguendo gli schemi di stesura delle macchie di colore è possibile raggiungere risultati ancor più notevoli. La mano, infatti, è più armonica, rispetto all’intelligenza artificiale.

Ecco come fare. Prima leggete le istruzioni. In fondo a questo articolo troverete il collegamento sicuro e gratuito al sito di trasformazione delle foto in quadri impressionisti.

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Per trasformare la vostra fotografia, cliccate QUI

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia