Compra per 3 euro un quadro a un mercatino solidale. Era di David Bowie. Ora è all’asta a 17mila euro

Tra il 1995 e il 1997 Bowie ha creato una serie di quarantasette opere su tela che ha intitolato Dead Heads (o D Head). Ogni titolo includeva un numero romano non sequenziale. I quadri ritraggono membri della band, amici e conoscenti e, in alcuni casi, sono autoritratti

Era stato portato, con altri oggetti – probabilmente in seguito allo svuotamento di una casa o di una cantina – in un magazzino della solidarietà, che raccoglie – come avviene in tanti Paesi – gli oggetti scartati dalle famiglie per rivenderli a poco prezzo e raccogliere fondi finalizzati a iniziative di solidarietà. Il quadro di David Bowie si trovava, messo lì, senza che nessuno conoscesse l’autore. Un visitatore di un magazzino canadese della solidarietà l’ha acquistato per 5 dollari – pari a 3,38 euro – perchè ha notato che la tela era firmata da David Bowie e sul retro c’era anche un’etichetta che ne ribadiva l’autografia. Al momento ha pensato che potesse essere un’opera inventata o manipolata o che si trattasse di un autore omonimo. Certo, la sua prima ipotesi è stata quella che la tela fosse proprio di Bowie e che nessuno se ne fosse accorto. 5 dollari, una piccola scommessa. L’opera è stata sottoposta a Andy Peters, massimo esperto di autografi e cimeli di Bowie e dichiarata autentica. Ora il dipinto è stato messo all’asta e, in questo momento – l’asta è ancora in corso sul sito di https://cowleyabbott.ca/artwork/AW36999 – ha ricevuto offerte per circa 17mila dollari. Ma la competizione all’incanto prosegue. Molti si chiederanno com’è possibile che un oggetto di valore storico – a prescindere dalla quotazione economica – sia stato scartato. Ciò avviene molto spesso, durante le successioni ereditarie. Quando l’acquirente o il proprietario di un’opera importante muore, spesso gli eredi, che non conoscono l’importanza di alcuni oggetti conservati in quella casa, chiamano un’impresa che si occupa dello svuotamento delle case o delle cantine. In molti casi sono le associazioni di volontari ad offrirsi per queste mansioni poichè, poi, gli oggetti possono essere rimessi sul mercato a prezzi contenuti e consentono di alimentare iniziative caritative

Il quadro di Bowie, acrilico e collage su tela, 1997, 24,8 x 20,3 cm. Firmato e datato 1997 sul verso

David Robert Jones, conosciuto più comunemente come David Bowie, era un’icona del mondo musicale. Come molti musicisti, Bowie ha studiato arte e design, da giovane, cosa che avrebbe favorito l’amore per l’arte per tutta la vita. Fu anche un appassionato collezionista e pittore, fortemente influenzato dalle tendenze dell’arte modernista del Novecento; i suoi dipinti possiedono le influenze stilistiche degli espressionisti tedeschi, di Francis Bacon e della London School of painters.

Tra il 1995 e il 1997 Bowie ha creato una serie di quarantasette opere su tela che ha intitolato Dead Heads (o D Head). Ogni titolo includeva un numero romano non sequenziale. I quadri ritraggono membri della band, amici e conoscenti e, in alcuni casi, sono autoritratti. In alcuni dipinti egli avrebbe rappresentato anche Ziggy Stardust, un personaggio eponimo di una celeberrima canzone di Bowier che narra l’ascesa e la caduta della superstar protagonista della storia con un testo ricco di allusioni che sembrerebbero identificare Ziggy con Marc Bolan, già oggetto di ispirazione per Bowie in altre canzoni come Holy Holy, Hang On to Yourself e Lady Stardust.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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