Regione Lombardia mette a disposizione oltre 6 milioni di euro per finanziare progetti per favorire la conciliazione vita-lavoro e il welfare aziendale proposti da soggetti pubblici e privati del territorio che si costituiscono in partenariato.
Ai fondi è possibile accedere attraverso due canali.
Il primo fa riferimento alle Reti territoriali di Conciliazione, coordinate dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS, ex ASL). Per accedere ai fondi è necessario presentare un progetto candidandolo alla manifestazione di interesse della propria ATS di riferimento.
A titolo esemplificativo potranno essere finanziate azioni quali:
servizi per l’infanzia, anche nei periodi di chiusura nelle scuole e nel pre- e post scuola;
assistenza e servizi di mobilità per l’accesso a servizi rivolto a soggetti fragili e figli minori;
accompagnamento e supporto per micro, piccole e medie imprese e reti di impresa per usufruire del regime di defiscalizzazione, contrattazione di secondo livello, misure flessibili di lavoro;
sostegno alle azioni di time saving a favore di titolari o dipendenti di imprese commerciali e artigianali (max 3 occupati)
Un’altra opportunità è rappresentata dall’Avviso emanato direttamente da Regione Lombardia, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE), per il potenziamento di servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza nei periodi di chiusura della scuola.
Tutte le azioni progettuali dovranno concludersi entro il 15 gennaio 2019.
Di seguito, qui sotto, sono pubblicati i link di riferimento alle manifestazioni di interesse emanate dalle ATS,:
Manifestazione di interesse – ATS Bergamo
Manifestazione di interesse – ATS Brescia
Manifestazione di interesse – ATS Brianza
Manifestazione di interesse – ATS Città Metropolitana
Manifestazione di interesse – ATS Insubria
Manifestazione di interesse – ATS Montagna
Manifestazione di interesse – ATS Pavia
Manifestazione di interesse – ATS Val Padana
Per avere informazioni sulle manifestazioni di interesse è possibile rivolgersi ai referenti ATS inseriti nell’allegato.
Per informazioni sul Bando cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo:
Cristina Carolì tel.: 02.6765.4545
Luca Pastormerlo tel.: 02.6765.3570
e-mail: conciliazione@regione.lombardia.it
SECONDO CANALE. Avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a supporto della conciliazione vita-lavoro per le annualità 2017-2018
Info ufficiali alla pagina dedicata .
L’Avviso sostiene progetti di potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza, con l’obiettivo di offrire soluzioni fortemente flessibili alle esigenze di conciliazione vita – lavoro della famiglia.
I progetti dovranno riguardare lo sviluppo, il consolidamento o la qualificazione di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza individuati tra le seguenti tipologie:
SERVIZI DI ASSISTENZA E CUSTODIA rivolti a minori a supporto del caregiver familiare;
SERVIZI PER LA GESTIONE DEL PRE – E POST SCUOLA E DEI PERIODI DI CHIUSURA SCOLASTICA (grest e oratori estivi, doposcuola, ecc..);
SERVIZI DI SUPPORTO PER LA FRUIZIONE DI ATTIVITA’ NEL TEMPO LIBERO a favore di minori (es. accompagnamento e fruizione di attività sportive e ludiche, visite a parchi/musei, ecc…).
La proposta progettuale potrà inoltre sviluppare, in aggiunta e solo in modo funzionale al rafforzamento dell’efficacia di una o più delle tipologie sopra descritte, attività di informazione, sensibilizzazione e orientamento finalizzate ad accompagnare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici con responsabilità di cura nell’accesso e nella fruizione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza del territorio.
Le proposte progettuali devono essere presentate da partenariati costituiti da almeno tre soggetti appartenenti alle seguenti categorie (partner beneficiari/effettivi):
enti pubblici locali;
enti accreditati per la gestione di unità d’offerta sociali e/o socio-sanitarie in regolare esercizio;
organizzazioni del terzo settore iscritte nei registri regionali o nazionali o ad analoghi elenchi regionali/nazionali;
enti riconosciuti dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese.
È obbligatorio che tra i soggetti beneficiari sia presente almeno un soggetto pubblico.
E’ prevista inoltre la possibilità che partecipino al partenariato anche soggetti associati e/o sponsor, appartenenti a categorie diverse da quelle ammissibili in qualità di partner effettivo, che condividono gli obiettivi del progetto e partecipano alle attività di progetto senza beneficiare del contributo.
I fondi disponibili sono pari ad euro 2.500.000
I progetti ammessi saranno finanziati con un contributo a fondo perduto al massimo pari all’80% del costo ammissibile e comunque non superiore ad euro 100.000, a copertura delle spese di personale sostenute per la realizzazione del progetto e dei restanti costi in misura pari al 40% delle spese di personale ammissibili.
Il piano finanziario del progetto dovrà quindi essere così strutturato:
A) Totale costi diretti per il personale
B) Altri costi (es. materiale di consumo, utilizzo di attrezzature e immobili,
iniziative di promozione e comunicazione) [B = 40% di A]
C) Totale costi ammissibili [C=A+B]
Il contributo pubblico è riconosciuto a seguito di valutazione di merito dei progetti pervenuti ad opera del Nucleo di Valutazione che sarà appositamente costituito su nomina del Direttore Generale della DG Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale.