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Cosa c’è in questo punto sotto il mare. Cosa hanno scoperto gli archeologi, immergendosi a una profondità di 4 metri



Nel cuore del Mar Nero, dove le acque celano segreti millenari, un team di archeologi ha compiuto un sorprendente viaggio nel tempo. L’antica baia di Kerpe, situata nel distretto di Kandıra di Kocaeli, ha rivelato tesori sepolti che risalgono a oltre 2400 anni fa, durante il primo scavo scientifico subacqueo della regione.

Kerpe, noto anticamente come “Kalpe” dall’ellenico per “pentola” o “brocca”, è stato un crocevia vitale per le rotte commerciali del Mar Nero fin dal V secolo a.C. Questo porto naturale ha giocato un ruolo cruciale nel commercio e nella navigazione per secoli, servendo come punto di scambio tra Oriente e Occidente.

L’importanza di Kerpe nell’antichità è testimoniata dai manufatti scoperti durante gli scavi subacquei avviati nel 2020. I resti del molo antico e le tracce delle attività commerciali si celano sotto la superficie, testimonianza delle epoche passate che si svelano gradualmente agli occhi degli archeologi.

La squadra di scavo, operante a 80 metri dalla riva e a una profondità di 4 metri, ha lavorato instancabilmente per esplorare un’area di circa 2000 metri quadrati. Durante le loro immersioni, hanno portato alla luce non solo parti del molo antico, ma anche una vasta gamma di manufatti, tra cui numerose anfore, ceramiche e altri oggetti che risalgono dal IV secolo a.C. al XII secolo d.C.

Questi reperti ora sono esposti al Museo Archeologico di Kocaeli, come parte della mostra intitolata “Il Porto Silenzioso del Mar Nero: Kalpe”. Secondo Serkan Gedük, direttore del museo, questa esposizione mira a evidenziare le relazioni commerciali che hanno caratterizzato il Mar Nero dall’antichità fino all’epoca ottomana. Attraverso un’esposizione cronologica e animazioni accattivanti, i visitatori possono immergersi nella storia sepolta sotto le onde

Il porto di Calpe è descritto dettagliatamente da Senofonte, che lo attraversò durante la sua ritirata con i Diecimila. Nella sua descrizione, Senofonte lo colloca a metà strada tra Bisanzio e Eraclea Pontica, caratterizzandolo come un promontorio con una scogliera che si protende verso il mare. Il collo che lo collega alla terraferma è stretto, largo solo 120 metri, e il porto si trova sotto una roccia ad ovest, dotato di una spiaggia e di una sorgente di acqua dolce nelle vicinanze. Questo luogo è stato attentamente descritto da Senofonte ed è identificabile sulle mappe, alcune delle quali lo chiamano Kerpe Limanı.