[box type=”note” ]Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni – Bologna
14 febbraio – 17 maggio 2015ORARI E TARIFFE
Lunedì: ore 12 – 19
Martedì, mercoledì, giovedì e domenica: ore 9 – 19
Venerdì e sabato: ore 9 – 20Aperture straordinarie:
Domenica 5 aprile: ore 9 – 20
Sabato 25 aprile: ore 9 – 20
Venerdì 1 maggio: ore 9 – 20Biglietteria
Intero € 12
Ridotto € 9
Famiglia € 25 (2 adulti + n bambino < 14 anni)
Scuole € 6 a partecipante (accompagnatore gratuito per ogni classe)[/box]
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni – Bologna
14 febbraio – 17 maggio 2015ORARI E TARIFFE
Lunedì: ore 12 – 19
Martedì, mercoledì, giovedì e domenica: ore 9 – 19
Venerdì e sabato: ore 9 – 20Aperture straordinarie:
Domenica 5 aprile: ore 9 – 20
Sabato 25 aprile: ore 9 – 20
Venerdì 1 maggio: ore 9 – 20Biglietteria
Intero € 12
Ridotto € 9
Famiglia € 25 (2 adulti + n bambino < 14 anni)
Scuole € 6 a partecipante (accompagnatore gratuito per ogni classe)[/box]
Dal 14 febbraio 2015 la grande rassegna a Bologna “Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice”, a cura di Vittorio Sgarbi e ospitata a Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni dove rimarrà fino al 17 maggio 2015
[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=Palazzo+Ghisilardi+Fava+Via+Manzoni,+2+40121+Bologna&hl=it&ll=44.497179,11.341774&spn=0.008234,0.016179&sll=44.496521,11.34274&sspn=0.008234,0.016179&hq=Palazzo+Ghisilardi+Fava&hnear=Via+Manzoni,+2,+40121+Bologna&t=m&z=16&iwloc=A” width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ][A] ottant’anni dalla celebre prolusione di Roberto Longhi all’Università di Bologna (1934, uscita l’anno successivo con il titolo Momenti della pittura bolognese) sulla tradizione artistica della città, grande, ma subordinata dalla critica a Firenze e a Venezia, la mostra, curata da Vittorio Sgarbi, intende riproporre non solo i principi e il metodo dell’illustre studioso, ma anche ripercorrere lastoria dell’arte italiana, prima che bolognese, attraverso una serie di significative testimonianze dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, consacrato proprio da Longhi come più importante pittore italiano del suo tempo.
Nelle sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, sarà possibile seguire attraverso numerosissime opere provenienti da chiese, musei, istituzioni e importanti collezioni private, lo svolgimento della storia dell’arte a Bologna.
La mostra è dunque significativamente dedicata a Roberto Longhi, come il suo stesso titolo evidenzia citando quell’antologia – un volume di 1139 pagine stampate fitte – in cui Gianfranco Contini scelse e ordinò alcuni suoi saggi sulla storia della pittura italiana.
Il titolo della mostra rende omaggio al contempo a Carlo Cesare Malvasia e alla sua Felsina pittrice, la fonte più importante e autorevole per la storia della conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata nel 1678. Fonte: Genus Bononiae