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Salvator Dalì, Walt Disney e l’artista degli Studios, John Hench, lavorarono insieme per otto mesi, nel 1945, negli Stati Uniti, a un film d’animazione d’autore, evidentemente non destinato al grande pubblico. Ciò avvenne nel 1945, ma la crisi economica dell’immediato dopoguerra e il soggetto criptico del lavoro non consentirono alla Disney di produrre il lavoro. La fiaba era ideata da Dalì, quanto le immagini fondamentali dalle quali sviluppare le animazioni. Il racconto onirico narra di una flessuosa ballerina che cerca il grande amore. Ma tutto, in questo viaggio, si deforma e soprattutto l’ideale si scontra con l’incubo dei meccanismi sottesi alla realtà che le rivelano impossibile lo spazio del sogno radioso. Hench produsse un piccolo test d’animazione della durata di circa 18 secondi, nella speranza di un futuro recupero del progetto, che avvenne molti anni dopo, nel 1999, a cura di Roy Edward Disney. Il completamento del cortometraggio avvvenne negli studios Disney di Parigi, sotto la direzione e con la regia diretto dall’animatore francese Dominique Monfrey. Un gruppo di lavoro composto da una ventina di professionisti, iniziò a decriptare gli appunti del vecchio storyboard stesi da Salvator Dalì, utilizzando, come confronto, gli scritti di Gala, moglie dell’artista.
Dalì e Disney lavorarono insieme a un cartone animato. Eccolo
Il racconto onirico narra di una flessuosa ballerina che cerca il grande amore. Ma tutto, in questo viaggio, si deforma e soprattutto l'ideale si scontra con l'incubo dei meccanismi sottesi alla realtà che le rivelano impossibile lo spazio del sogno radioso. Hench produsse un piccolo test d'animazione della durata di circa 18 secondi, nella speranza di un futuro recupero del progetto, che avvenne molti anni dopo, nel 1999, a cura di Roy Edward Disney