A Padova disegni ispirati all’antico celebrano Mario Sironi

In mostra a Padova, nelle sale dei Musei Civici agli Eremitani fino al 24 novembre, un nucleo sorprendente di disegni ispirati all’antico di Sironi rivela un aspetto fondamentale dell’opera del grande Maestro.

[U]n aspetto di sicuro interesse per indagare la poetica ed entrare nei processi creativi dell’arte di Sironi è rappresentato dalla sua intensa attività grafica, ispirata ad opere del passato.

La mostra Sironi. Lo Studio dall’Antico, che si è aperta a Padova il 21 settembre 2013 – nelle sale dei Musei Civici agli Eremitani fino al 24 novembre, a cura di Virginia Baradel, Fabio Benzi e Andrea Sironi-Straußwald con la direzione generale di Davide Banzato – ci offre una straordinaria occasione in tal senso.


L’esposizione prende le mosse dalla recente donazione ai Musei Civici di Padova di opere su carta di Sironi da parte di Andrea Sironi-Straußwald,
unico discendente diretto dell’artista: un disegno, tratto dai soldati dormienti della Resurrezione di Giotto alla Cappella degli Scrovegni e uno studio per la decorazione della parete maggiore del Liviano.

Mario Sironi, Studio dalla Madonna di Ognissanti di Giotto (Firenze, Uffizi).  1935-40 c. matita, tempera e acquarello su carta, mm 430 × 436.  Eredità Sironi
Mario Sironi, Studio dalla Madonna di Ognissanti di Giotto (Firenze, Uffizi).
1935-40 c. matita, tempera e acquarello su carta, mm 430 × 436.
Eredità Sironi

Intorno alla donazione, si è voluto riunire due nuclei tematici di opere su carta che da un lato rappresentano una assoluta novità per il pubblico ma anche per la critica, dall’altro ci riportano ad una delle commissioni pubbliche più importanti nella Padova negli anni Trenta e dunque alla esaltazione della “Pittura murale” riportata in auge da Sironi in quel periodo.

Il primo dei due gruppi è rappresentato dalla quasi totalità degli studi conosciuti dell’artista tratti da pitture, sculture e architetture antiche, che vengono esposti accanto al disegno giottesco.

Sironi fu disegnatore instancabile. Pochissimi artisti hanno lasciato un corpus di opere su carta così numeroso come il suo. Egli fu, come è noto, artista poliedrico e multiforme e, ben lontano dal limitarsi alla sola pittura, affrontò, nel corso della sua vita, l’illustrazione e la grafica pubblicitaria, l’architettura e la scenografia, la scultura, la decorazione murale e le arti applicate.

Relativi a ciascuno di questi settori della sua produzione esistono nuclei ingenti di opere preparatorie su carta, a disegno e a tempera,
ciascuno dei quali assomma a diverse centinaia – e in alcuni casi a qualche migliaio – di fogli. In confronto a tali sterminati complessi, il gruppo dello studio dall’antico, qui presentato, è decisamente più contenuto e si configura come una rarità, un complesso finora ignoto, al pubblico e agli studi.
La possibilità di presentarlo quasi per intero rende questa esposizione un tassello importante per la conoscenza dell’artista, e lo studio di queste opere, per certi versi sorprendenti,
fornisce una visione più ampia e articolata di uno dei temi centrali per Sironi: quello del rapporto con il passato e con la tradizione, incessantemente  presente sia nel suo operare artistico, sia nei suoi scritti teorici.

Mario Sironi, Studio della basilica di San Marco a Venezia, 1937-38 c. tempera e matita su carta, mm 420 × 311.  Eredità Sironi
Mario Sironi, Studio della basilica di San Marco a Venezia, 1937-38 c. tempera e matita su carta, mm 420 × 311. Eredità Sironi



Sironi, nel corso degli anni Trenta, andò sempre più allontanandosi dalla pittura da cavalletto, dal quadro realizzato dall’artista nello studio e destinato alle esposizioni, al mercato dell’arte e, al massimo, con qualche fortuna, al Museo: una forma e una dimensione che riteneva ormai insufficienti. Fu pertanto esponente centrale del muralismo italiano di quegli anni,
convinto e combattivo assertore del ritorno della pittura sulle pareti degli edifici pubblici, non per nostalgiche rievocazioni del passato, ma per realizzarvi arte moderna che, con la grande tradizione antica della decorazione murale, fosse in grado di fare i conti e di dialogare fruttuosamente.

Tra le numerose imprese murali sironiane degli Anni Trenta, due sono esattamente contemporanee al concorso per il Liviano: gli affreschi del Sacrario della Casa Madre dei Mutilati di guerra,
a Roma
, e Venezia, l’Italia e gli Studi, dipinta, anche ad affresco, nell’Aula Magna dell’Università di Venezia a Ca’ Foscari.
La mostra presenta così, a integrazione del percorso espositivo, anche un disegno preparatorio per uno degli affreschi romani, e una tempera per l’opera veneziana.
Pubblicato in passato il primo, inedita la seconda, ma in ogni caso ambedue esposti per la prima volta in questa occasione, sono opere molto vicine, nella concezione, al risultato definitivo sulla parete.
Un ulteriore elemento che rende unica l’esposizione Patavina.

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Sironi. Lo Studio dall’Antico
Padova, Musei Civici Eremitani
fino al 24 novembre 2013

INFORMAZIONI
Musei Civici agli Eremitani
tel. 049 8204551
www.padovacultura.padovanet.it

SEDE
Musei Civici agli Eremitani
Piazza Eremitani, 8
Padova

PERIODO
21 settembre – 24 novembre 2013

ORARI
9.00 – 19.00 da martedì a domenica
Chiuso i lunedì non festivi

BIGLIETTI
(biglietto cumulativo include visita al Museo, Sala
Multimediale, Palazzo Zuckermann)
Intero: Euro 10,00
Ridotto: Euro 8,00
Ridotto speciale: Euro 6,00
Ridotto scuole: Euro 5,00
Gratuito: bambini fino ai 6 anni, portatori di handicap,
disabili, possessori biglietto Cappella degli
Scrovegni, Padovacard, Cartafamiglia, PadovaMusei tutto
l’anno.

Mostre + Cappella degli Scrovegni*
(il biglietto include visita al Museo, Sala Multimediale,
Palazzo Zuckermann e Cappella degli Scrovegni)
Intero: Euro 13,00
* visite solo su prenotazione
Telerete Nordest: 0492010020 da lunedì a venerdì
9.00 – 19.00, sabato 9.00 – 18.00
oppure online www.cappelladegliscrovegni.it

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