Elisabetta Erica Tagliabue. La Terra alla ricerca di una nuova, candida armonia

L'artista: "Suddivido in tasselli le mappe di città appartenenti ai cinque continenti e li combino, mostrando la visione simultanea di un organismo in continua trasformazione. Segni, punti ed andamenti, dialogano tra loro alla ricerca di una nuova armonia. L’accostamento di elementi visivi statici e dinamici, disegna un processo di alterazione ed adattamento, assimilabile ai continui interventi dell’uomo sull’ambiente. Ogni uomo lascia il proprio Segno sulla Terra, compiendo quotidianamente scelte ed azioni".

Elisabetta Erica Tagliabue, insignita del Premio finalisti al Nocivelli 2018, analizza qui la propria opera

Elisabetta Erica Tagliabue, Anthropization…anch’io lascio un segno, 2018, stampa a secco su carta, cm. 50X50

“Suddivido in tasselli le mappe di città appartenenti ai cinque continenti e li combino, mostrando la visione simultanea di un organismo in continua trasformazione. Segni, punti ed andamenti, dialogano tra loro alla ricerca di una nuova armonia. L’accostamento di elementi visivi statici e dinamici, disegna un processo di alterazione ed adattamento, assimilabile ai continui interventi dell’uomo sull’ambiente. Ogni uomo lascia il proprio Segno sulla Terra, compiendo quotidianamente scelte ed azioni”.

Sent by Barbara Bongetta

Cenni biografici
Elisabetta Erica Tagliabue nasce a Milano nel 1975.Consegue nel 2000 il Diploma Quadriennale in Scultura all’ Accademia di Belle Arti di Brera e nel 2006 il Diploma di Laurea Secondo Livello, abilitante all’insegnamento.
Tra il 2000 e il 2003 lavora presso studi di grafica e post-produzione video. Nel 2012 ottiene il Diploma Master in Metodologia e progettazione di Laboratori didattici secondo il Metodo Bruno Munari®, per la grafica e la ceramica. Dal 2006 insegna Discipline plastiche, scultoree e scenoplastiche nei Licei Artistici di Milano e Provincia.
Nella sua ricerca, approfondisce il concetto di Mostra Personale Reversal, realizzata durante Milano Green Week 2018, presso Ciasmo di Sara Scaramuzza e nel libro Reversal-Teatro, mostrato al Festival Internazionale Oggetto Libro, presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, a cura di Susanna Vallebona.
Tra le opere installative sonore ed interattive, che dialogano con lo spazio e coinvolgono lo spettatore si ricordano: TimeOut16, creata per Castle Vegetarian Festival, II edizione, presso Fortezza Firmafede, Sarzana e successivamente esposta nella mostra itinerante La bellezza resta, (2016-2019), inaugurata nello Spazio Heart di Vimercate con successive tappe a Piacenza, L’Aquila, Chiusa, a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini.
TimeOut17, realizzata per Parma Etica Festival, IV edizione, al Parco Eridania, Parma e Microcosmi sonori, esibita al MiVeg 2018, presso East End Studios/Studio 90 Milano, a cura di Vitadacani Onlus.Allo spettatore che interagisce con l’opera, è richiesta una riflessione di cambiamento e di nuova consapevolezza, rispetto per il creato e corretto utilizzo delle risorse. Sempre nel 2017 si ricorda la partecipazione alle mostre:
In dialogo, Bipersonale Elisabetta Erica Tagliabue/Nadia Galbiati, al Teatro Menotti di Milano, a cura di Simona Bartolena, in concomitanza con la rassegna teatrale Contemporanea2017.
Premio Carlo Farioli, Ecco tua madre, Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio, a cura di Associazione Carlo Farioli, dove vince il 2° Premio con l’opera April.
Arte in Vigevano-Nuovi percorsi, alla Cavallerizza del Castello di Vigevano, a cura di Rita Viarenghi.
Concorso Nazionale Reuse, Nutritiont 2017, presso Show-room Riva 120, Cantù, a cura di Associazione Penta, dove vince il Premio speciale per il riciclo con l’opera Contemporaneamente.

Per contatti e informazioni:
sissidodo@libero.it
www.flickr.com/people/elisabetta_erica_tagliabue

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa