Dopo un percorso trentennale nel campo figurativo, in cui nulla ha trascurato e tutto ha dato, con esiti lusinghieri e completamente soddisfacenti per sé e per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo, ora Enzo Franzoni approda all’informale: una meta che era da sempre alla sua portata, ma sempre rimandata, per esaurire le esperienze in quel settore, in cui è nato, si è plasmato e ha ottenuto tanti successi di pubblico e critica. Franzoni adesso vuole andare oltre. Vuole comunicare il pensiero astratto e così approda in una zona, che, come l’Itaca foscoliana, è petrosa, cioè presenta difficoltà: difficoltà che il pittore vede come rinnovati stimoli alla sua crescita artistica. Il genere informale, che intende significare l’astratto, non trova sempre immediati consensi, perché non è di pronta lettura. L’autore lo sa, ma è determinato e affronta la prova, che è adeguata al suo attuale impulso creativo, mosso dalla volontà di esprimere un’idea peculiare sul cammino dell’uomo-artista sulla Terra. Franzoni produce con tale profusione da far pensare che nella sua vita non ci sia spazio per altro… E allora noi lo sentiamo grande e plaudiamo alla sua rinnovata passione, che porta nell’informale la maestria del pittore figurativo esperto ed ispirato.
Ne avvertiamo la qualità e la ricchezza e ci sentiamo di paragonarla alla poesia ermetica. M’illumino d’immenso, scrive Ungaretti, quando tutto il suo essere è trascinato da un alito divino in una sfera sublime di pathos. L’anima del poeta è immersa nell’infinito e ne fa parte. L’anima di Enzo Franzoni, con la pittura informale, esplora la vita e riscatta la propria. Questa conquista ci contagia e, affascinati dalla produzione dell’artista, ne comprendiamo appieno la forza. Le armoniose composizioni, ottenute con cromie approntate e dosate, con segni sinuosi o lineari, che, nella loro informalità, guidano ad una lettura finalizzata alla volontà dell’autore, ci intrigano. Per capire, individuiamo nelle sezioni, in cui il quadro è diviso, i periodi della vita; nei colori gli stati d’animo vissuti; nei segni gli sforzi fatti per compiere certi passaggi obbligati. Sentiamo l’angoscia di chi ha temuto di non saper più uscire dal tunnel della disperazione, la speranza di chi ha intravisto un appiglio, la volontà di chi ha saputo guardare avanti e prefiggersi dei traguardi impegnandosi sino allo spasimo, cercando e trovando in se stesso i motivi per cui vale la pena di lottare. Ed ecco ergersi gigantesco l’ottimismo innato dell’artista, che si legge nei bagliori di luce i quali, grandi o piccoli, lontani o vicini, ci dicono che dobbiamo credere in noi stessi e nelle nostre risorse personali, nel nostro essere individui che, unici ed irripetibili, se siamo nel mondo, abbiamo il dovere di vivere con dignità. Il messaggio d’amore per la vita, che la pittura informale di Enzo Franzoni trasmette, ci trova complici ed alleati e ci riconferma nell’apprezzamento dell’artista, il quale ora ci parla alla mente con persuasione e ci rinnova emozioni che vanno dritte al cuore.
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[PDF] Enzo Franzoni
STILE Brescia 2006