Flavia Bucci ha ricevuto il Premio finalisti Nocivelli 2019 per quest’opera. L’artista, qui, racconta se stessa e il proprio lavoro.
www.premionocivelli.it/opera/anticorpi
Sono nata in provincia di Chieti nel 1990. Ho vissuto in Abruzzo fino al 2009 e, successivamente, mi sono trasferita in Toscana per intraprendere la mia carriera artistica. Partecipo costantemente a festival ed eventi culturali. Mi piace sperimentare e lavorare in tutti i settori dell’arte, con una predilezione nei confronti del linguaggio fotografico. Ho terminato gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ho conseguito il Diploma Accademico di II Livello presso la cattedra di pittura di Gianni Dessì e Fabio Sciortino. Attualmente porto avanti la mia ricerca artistica alla quale guardo come un motivo continuo di ricerca e di scoperta, di interpretazione e di comprensione di ciò che mi circonda. Il mio obiettivo è questo: capire. Credo nell’arte come atto comunicativo che vada oltre il mondo della descrizione, per ritrovarsi nell’universo delle sensazioni e delle percezioni. Mi servo spesso di un linguaggio impropriamente fotografico, utilizzando mezzi che fanno parte, oramai, della nostra quotidianità. La mia riflessione mira a trovare un punto di congiunzione tra me e il mondo: cerco di agganciare il mio tempo individuale ad uno collettivo molto più rapido che, spesso, fa fatica a mettere a fuoco i dettagli. Il mio è uno spunto per l’osservazione di quello che si può scorgere intorno a noi, mi soffermo, punto la mia lente d’ingrandimento su ciò che m’incuriosisce di più. Voglio fondermi, senza confondermi, con il mondo.
L’opera analizzata dall’autrice
Secondo la dialettica cibernetica, l’immunizzazione del sistema non comporta la sua chiusura contro i fattori esterni ad esso; anzi è proprio il loro coinvolgimento – a livello di anticorpi – che permette al sistema di sviluppare un più raffinato grado di immunizzazione. L’obiettivo di questo lavoro è quello di raccontare la storia di un uomo che più tenta di opporsi ad un sistema e più vi rimane incastrato: è vittima di un meccanismo che si ripete all’infinito. Anticorpi è un progetto che porto avanti dal 2015 . Fanno parte di questa ricerca stampe manuali e digitali, carte da decoupage, carte da parati, manifesti, un flipbook e l’istallazione magnetica. Ho deciso di candidare al premio quest’ultima perché rappresenta per me l’apice di questo lavoro: tutto ciò che ho fatto in precedenza è stato propedeutico ad essa.
Walter Benjamin ha descritto il coordinarsi di eventi storici come una ricorrente presentificazione di frammenti passati che, di presente in presente, si ricompongono secondo diverse regole, andando a formare ogni volta nuove “costellazioni”. Con la mia installazione ho voluto riflettere su questa immagine, dando vita a un’opera che, costituita sempre dagli stessi elementi, si predispone a cambiare di volta in volta la sua composizione. Avevo bisogno di un’opera che potesse essere statica e dinamica al contempo.
https://flavia-bucci.tumblr.com/
Flavia Bucci, campi magnetici e anticorpi artistici per vincere la serialità del luogo comune
La giovane artista, vincitrice del Premio finalisti al Nocivelli 2019:"L’obiettivo di questo lavoro è quello di raccontare la storia di un uomo che più tenta di opporsi ad un sistema e più vi rimane incastrato: è vittima di un meccanismo che si ripete all’infinito. Anticorpi è un progetto che porto avanti dal 2015 . Fanno parte di questa ricerca stampe manuali e digitali, carte da decoupage, carte da parati, manifesti, un flipbook e l’istallazione magnetica".