Volti dal passato. Giorgio Rossi e le sue Muse

Scultore raffinato e di grande forza soprattutto nella ritrattistica dove, parallelamente alla ricerca della somiglianza esteriore del soggetto, si concentra in una delicata introspezione psicologica. Al maestro, morto nel 1963, Firenze dedica una mostra, curata da Rossella Campana e Alfonso Panzetta

Giorgfio Rossi, Ritratto della moglie Pia, gesso
Giorgfio Rossi, Ritratto della moglie Pia, gesso

 
[D]all’8 al 31 dicembre 2013 una mostra de Il Cassero per la scultura a Palazzo Medici Riccardi Firenze. Organizzata dal Museo Civico Il Cassero per la scultura italiana dell’ottocento e del Novecento di Montevarchi (AR) e dall’Associazione Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e
del Novecento, patrocinata dalla Provincia di Firenze e dalla Regione Toscana, la mostra, curata da Rossella Campana e Alfonso Panzetta, si inserisce in un progetto di rivalutazione degli scultori toscani attivi nella prima metà del XX secolo.Giorgio Rossi (1892-1963) è stato un eccellente comprimario dei più importanti protagonisti dell’arte in Toscana nel primo Novecento: nato a San Piero a Sieve (FI), allievo di Antonio Bortone, membro onorario dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Giorgio Rossi, Autoritratto, 1920 circa, bronzo
Giorgio Rossi, Autoritratto, 1920 circa, bronzo



Maestro versatile nell’uso di tutti i materiali tradizionali della scultura (bronzo, marmo, terracotta, legno, alabastro), Giorgio Rossi, autore dei Monumenti ai Caduti di Lezza (CO) e Borgo San Lorenzo (FI), ha partecipato a importanti esposizioni quali la Biennale Romana del 1921, le Biennali di Venezia del 1930 e del 1936 nonché alle più significative mostre nazionali di Milano,
Brescia e Torino. Scultore raffinato e di grande forza soprattutto nella ritrattistica dove, parallelamente alla ricerca della somiglianza esteriore del soggetto, si concentra in una delicata introspezione psicologica. Impegnato anche per oltre un ventennio nell’attività didattica presso la Regia Scuola Artistico-Industriale per l’alabastro di Volterra, lo scultore muore a Firenze nel 1963 lasciando una serie di opere inedite rigorosamente custodite dalla famiglia che ha iniziato un percorso di rivalutazione dell’artista con le recenti mostre a Palazzo Panciatichi (2009), presso la sede dell’Ente Cassa di Risparmio (2010) e nel Palazzo Comunale di Pontassieve (2011).
Giorgio Rossi, La Sieve grande
Giorgio Rossi, La Sieve grande

L’autoritratto dello scultore è entrato nelle Collezioni degli Uffizi trovando posto nella Galleria degli Autoritratti nel Corridoio Vasariano.
In allestimento a Palazzo Medici Riccardi una sessantina di ritratti plastici – perlopiù femminili – eseguiti in bronzo, marmo, terracotta, gesso insieme ad alcuni dipinti. L’inaugurazione, in Palazzo Medici Riccardi, presso la Sala Luca Giordano, sabato 7 dicembre 2013 alle ore 16.00.
La mostra Volti dal passato. Giorgio Rossi e le sue Muse, allestita a Firenze, nella Sala della Limonaia di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 3, sarà aperta al pubblico da domenica 8 a martedì 31 dicembre dalle 9.00 alle 18.00 (chiuso il mercoledì). Il costo del biglietto d’ingresso,
comprensivo della visita al Palazzo e alla Cappella di Benozzo Gozzoli: intero 7,00 euro, ridotto 4,00 euro.
Info:
055.9108274; 055.2760340,
info@ilcasseroperlascultura.it
biglietteria@palazzo-medici.it
www.ilcasseroperlascultura.it
www.palazzo-medici.it
facebook: Cassero Per la Scultura
Ufficio Stampa della Provincia di Firenze
055.2754820
Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento
SE HAI GRADITO IL SERVIZIO E STILE ARTE, VAI ALL’INIZIO DELLA PAGINA E CLICCA “MI PIACE”

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa