Mostra di Giotto a Milano, Palazzo Reale

La mostra sarà allestita a Palazzo Reale dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016

[box type=”note” ]GIOTTO
2 settembre 2015 – 10 gennaio 2016
Milano, Palazzo RealeOrario: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30
Telefono: 02 0202
E-mail: info@milanoguida.com[/box]
[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=MILANO+PALAZZO+REALE&fb=1&gl=it&cid=15949390756515963777&t=m&z=16″ width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ][L]a mostra allestita presso Palazzo Reale intende rendere omaggio a uno dei più grandi protagonisti della storia dell’arte italiana, colui il quale, come riconosceva già Cennino Cennini alla fine del Trecento, “rimutò l’arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno”.
Spetta proprio al pittore fiorentino il superamento della bidimensionalità e della ieraticità bizantine grazie all’approdo alla resa dello spazio e della massa corporea e alla caratterizzazione fisionomica dei suoi personaggi, aspetti, questi, che preludono alle soluzioni della pittura del Rinascimento.
La mostra su Giotto a Milano analizza le tappe di quello che a tutti gli effetti si può considerare il padre della pittura moderna, seguendo l’evoluzione del suo linguaggio e della sua pittura che maturarono durante i soggiorni compiuti a Roma, Assisi, Bologna, Firenze, Rimini, Padova e, da ultima Milano. Qui Giotto giunse poco prima di morire, chiamato da Azzone Visconti per affrescare una parte del Palazzo Ducale con una Gloria Mondana e forse una serie di Uomini illustri, purtroppo perduti.
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di Francesca Flores D’Arcais
Prezzo:  € 114.75
Questa monografia guida il lettore lungo l’intero cammino artistico di Giotto e, attraverso l’esauriente e dettagliata illustrazione delle più importanti stagioni della sua produzione, propone una lettura di questo artista in chiave di maestro gotico del colore a partire dalla Cappella della Maddalena[/box]
Restano tracce della sua eredità artistica nel frammento di Crocifissione ritrovato nel 1929 nel campanile di San Gottardo in corte e nella produzione degli artisti che operarono a partire dalla dagli anni Quaranta del Trecento presso l’Abbazia di Chiaravalle e l’Abbazia di Viboldone e in numerosi luoghi della Lombardia che la mostra invita a visitare.
Grazie ai prestiti concessi da musei italiani ed internazionali, la mostra di Giotto a Milano si presenta come un’occasione unica per conoscere ed ammirare le opere dell’artista che ha rivoluzionato il corso della storia dell’ar

La mostra allestita presso Palazzo Reale intende rendere omaggio a uno dei più grandi protagonisti della storia dell’arte italiana, colui il quale, come riconosceva già Cennino Cennini alla fine del Trecento, “rimutò l’arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno”.
Spetta proprio al pittore fiorentino il superamento della bidimensionalità e della ieraticità bizantine grazie all’approdo alla resa dello spazio e della massa corporea e alla caratterizzazione fisionomica dei suoi personaggi, aspetti, questi, che preludono alle soluzioni della pittura del Rinascimento.
La mostra su Giotto a Milano analizza le tappe di quello che a tutti gli effetti si può considerare il padre della pittura moderna, seguendo l’evoluzione del suo linguaggio e della sua pittura che maturarono durante i soggiorni compiuti a Roma, Assisi, Bologna, Firenze, Rimini, Padova e, da ultima Milano. Qui Giotto giunse poco prima di morire, chiamato da Azzone Visconti per affrescare una parte del Palazzo Ducale con una Gloria Mondana e forse una serie di Uomini illustri, purtroppo perduti.
Restano tracce della sua eredità artistica nel frammento di Crocifissione ritrovato nel 1929 nel campanile di San Gottardo in corte e nella produzione degli artisti che operarono a partire dalla dagli anni Quaranta del Trecento presso l’Abbazia di Chiaravalle e l’Abbazia di Viboldone e in numerosi luoghi della Lombardia che la mostra invita a visitare.
Grazie ai prestiti concessi da musei italiani ed internazionali, la mostra di Giotto a Milano si presenta come un’occasione unica per conoscere ed ammirare le opere dell’artista che ha rivoluzionato il corso della storia dell’arte italiana.

te italiana.  Fonte: Mibact

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa