Nella pagina, i dipinti di Alexander Goudie
Scozia e Gran Bretagna hanno celebrato la memoria di Alexander Goudie, che, con tele d’ampie dimensioni, ha cantato il lato stregonesco di quei luoghi, ispirandosi al poema settecentesco O’Shanter Tam, am o’ Shanter, scritto da Robert Burns nel 1790 e pubblicato nel 1791. Il poema, in un melange di inlese e scozzese, racconta di un ubriaco, Tam, che, sulla strada di casa, assiste ad una visione inquietante.
Quelle visioni che Goudie ha interpretato con intensità, con una figurazione moderna, rapida nel tratto, dinamica, ma ancorata, sotto il profilo dell’iconografia ad autori come Goya. Il ciclo di dipinti, composto da 54 opere, venne donato al Comune di South Ayrshire. Tra leggenda, mito e realtà, il pittore ha saputo cogliere e dipingere le radici antropologiche di un intero Paese. Una visione noir che non fu soltanto alimentata da un’accesa immaginazione, ma da terribili fatti di cronaca. Alla fine del XVI secolo, la Scozia era infatti diventata uno dei luoghi più roventi d’Europa nella persecuzione di presunti streghe e stregoni. Vennero celebrati 3.837 processi, al termine dei quali duemila condannati – dei quali l’85% erano donne – furono portati al rogo.
Goudie era nato nel Renfrewshire, a Paisley , in Scozia , nel 1933. Ha studiato alla Glasgow School of Art sotto William Armour, David Donaldson e Benno Schotz . E’ stato un riconosciuto ritrattista ufficiale, effigiando la Regina Elisabetta II, il Lord Cancelliere Mackay di Clashfern ,e una miriade di altri personaggi del mondo della politica, del commercio e dello spettacolo. E ‘stato eletto membro della Glasgow Art Club , nel 1956 e membro della Royal Society of Portrait Painters nel 1970. E’ morto prematuramente nel 2004. Il suo ricordo nel mondo è perpetuato dal figlio Lachlan, anch’egli pittore.
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http://www.alexandergoudie.org.uk/paintings/
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