Press "Enter" to skip to content

“Guardate cosa abbiamo trovato durante gli scavi della strada!”. Cosa è emerso ora in Sardegna non lontano da un nuraghe



di Redazione
Stile arte è un quotidiano di cultura, arte e archeologia fondato nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz

Villaurbana, 16 gennaio 2024 – Il Sindaco di Villaurbana, Paolo Pireddu, ha annunciato oggi importanti sviluppi riguardo all’ampliamento della strada di Florissa e alle scoperte archeologiche nelle vicinanze del Nuraghe Bau Mendula. In una dichiarazione ufficiale, il Sindaco ha affermato: “Durante le verifiche preliminari per l’avvio dei lavori, condotte dalla Soprintendenza, sono emerse nuove evidenze archeologiche che rivelano la lunga continuità di vita del sito, andando oltre l’età nuragica.”

Nel territorio di Villaurbana sono presenti quaranta nuraghi e alcune tombe dei giganti.

Il Sindaco ha esposto il proprio orgoglio per questa scoperta relativa a un abitato molto antico, sottolineando la valenza culturale e l’importanza strategica del sito.

Il sindaco Paolo Pireddu

Ha dichiarato: “Come Sindaco, non posso che essere orgoglioso di questa nuova scoperta che conferma l’eccezionale importanza del nostro patrimonio archeologico.” Pireddu ha sottolineato il ruolo fondamentale del sito per l’intero territorio, compreso il Comune di Oristano, e ha evidenziato il potenziale turistico che può essere sfruttato a beneficio dell’intera regione. (l’articolo prosegue sotto)

Non perderti altre scoperte 👇
Clicca segui sulla pagina Ig di Stilearte

Le prime tracce dell’abitato poco sotto il terreno

Il Sindaco ha annunciato inoltre l’avvio di una squadra dedicata agli scavi nella zona, con l’inizio imminente dei lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del Nuraghe, grazie a risorse già allocate. “Stiamo lavorando per valorizzare al massimo questo sito”, ha dichiarato, “e presto inizieranno i lavori sul nuraghe per preservarne l’integrità e renderlo accessibile ai visitatori.”

Grosse pietre utilizzate per la muratura

Parallelamente, Pireddu ha assicurato che si stanno compiendo sforzi per avviare tempestivamente i lavori di ampliamento della strada, sottolineando la sua importanza come arteria vitale di collegamento con Oristano. “Ogni giorno centinaia di automobilisti percorrono questa strada e hanno il diritto di farlo in sicurezza. Lavoreremo diligentemente per garantire che ciò avvenga”, ha affermato il Sindaco.

Vediamo ora una scheda del vicino nuraghe

Denominazione: Bau Mendula (o Baumendula)

Localizzazione: Sito archeologico situato in [Inserire la località esatta, se disponibile].

Descrizione generale:
Il Bau Mendula è un nuraghe di tipo complesso, costruito utilizzando blocchi di trachite. Il complesso è caratterizzato da una torre centrale e da quattro torri aggiunte, collegate da uno schema planimetrico irregolare.

Descrizione architettonica:
Il nuraghe presenta uno spettacolare contrasto tra le linee composte del paramento della torre centrale e la rusticità delle torri aggiunte, come descritto da Sequi nel 1985. Attualmente, la torre centrale e una delle quattro torri aggiunte sono ben conservate e visibili. Sono riconoscibili tratti delle cortine murarie del bastione, con andamento retto-curvilineo e concavo-convesso. Le celle di due torri minori, seppur in rovina, sono individuabili.

L’interno della torre d’angolo conservata è accessibile e pressoché intatto, con una camera che presenta una “tholos” priva solo degli ultimi filari di chiusura. Numerose feritoie si aprono sulle pareti del vano, disposte su due ordini.

Fortificazioni avanzate:
A nord e ad est del monumento, si estendono cortine murarie su differenti livelli, suggerendo la presenza di fortificazioni avanzate, probabilmente i resti di un antemurale con torri.

Datazione:
L’edificio è databile al periodo compreso tra il 1400 e il 1000 a.C., rientrando nell’età nuragica.

Insediamento circostante:
Attorno al nuraghe si estendeva un ampio abitato, evidenziato da capanne circolari nuragiche ed edifici quadrangolari. Questi reperti appartengono a una fase di riuso dell’abitato, risalente all’epoca romana e medievale.

Note storiche:
Il nome “Bau Mendula” significa letteralmente “guado del mandorlo”, sottolineando l’importanza storica e geografica del sito.

Cos’è Villaurbana: il nome
la storia antica

Villaurbana, noto anche come Biddobràna in sardo, è un affascinante comune situato nella provincia di Oristano, in Sardegna. Abitato da una comunità di circa 1.505 residenti, il paese si trova strategicamente al confine tra le subregioni storiche del Campidano di Oristano e della Marmilla.

Il territorio di Villaurbana è ricco di storia e tradizione, testimoniando una presenza umana sin dai tempi antichi. La sua denominazione trae origine dal latino “Villa Urbis”, che si traduce come “villa della città”, sottolineando fortemente il legame storico con la civiltà romana.

Il monte principale che domina il paesaggio è il Monte Arci, posizionato a est di Oristano, distante 20 km dal centro abitato di Villaurbana. Questo monte non solo offre uno scenario suggestivo, ma rappresenta anche un punto di riferimento significativo per la comunità locale.

La presenza umana nell’area risale all’epoca nuragica, con successiva continuità durante l’era romana. Un’antica strada nelle campagne, al confine con Usellus e Mogorella, testimonia l’antica vita e i commerci che si svolgevano in questa regione.

Nell’XI secolo, Villaurbana faceva parte del Giudicato di Arborea, inserito nella curatoria del Campidano di Simaxis. La sua storia assume una rilevanza particolare nella seconda metà del XIV secolo, quando Eleonora d’Arborea negoziò la pace con il re d’Aragona nel 1395. In questo contesto, Villaurbana fu uno dei paesi coinvolti nella selezione di coloro che avrebbero giurato la pace e sottoscritto il trattato, confermando così la sua partecipazione attiva agli eventi storici di quei tempi.