I Carabinieri trovano nelle acque di Grado i resti di un’imbarcazione romana mai censita

L’attività ha consentito di trovare i resti di un’imbarcazione di epoca romana mai prima censita ed è proseguita presso il Canale delle Mee di Grado con il rinvenimento di due anfore risalenti al I secolo a.C., nonché di un collo di brocca ed uno di anfora risalenti al II-III secolo d.C..

Nell’ambito dell’attività di controllo dei siti archeologici sommersi svolto su tutto il territorio nazionale dall’Arma, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno svolto un monitoraggio delle acque comprese tra Grado (GO) e le Foci del Timavo, a bordo della Motovedetta in forza alla Stazione di Grado e in collaborazione con il Centro Subacquei di Genova, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio – Friuli Venezia Giulia e il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università degli Studi di Udine. L’attività ha consentito di trovare i resti di un’imbarcazione di epoca romana mai prima censita ed è proseguita presso il Canale delle Mee di Grado con il rinvenimento di due anfore risalenti al I secolo a.C., nonché di un collo di brocca ed uno di anfora risalenti al II-III secolo d.C..

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz