Lorenzo Palombini è stato tra i finalisti del premio Nocivelli 2015
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
Con “Landing”, l’opera da me presentata al concorso Nocivelli, ho cercato di raccontare un luogo in cui tutto è sospeso, come in letargo, dove il senso di abbandono ti avvolge non appena ci arrivi. Strutture un tempo funzionali, ora ci impediscono il passaggio. Essa fa parte di un progetto più ampio dal titolo “Bring me the horizon”. Sia la foto proposta che le altre raccontano dell’impossibilità di volgere lo sguardo verso l’infinito. Di come costruzioni reali e blocchi concettuali si antepongono tra noi e la possibilità di osservare l’orizzonte.
Lorenzo Palombini
Note biografiche
Lorenzo Palombini scopre e coltiva da autodidatta questa sua passione per la fotografia. Successivamente frequenterà la Scuola Romana di Fotografia e Officine Fotografiche per migliorare la sua formazione teorica e tecnica. Precedentemente i suoi interessi erano legati a tutt’altro genere, laureandosi difatti nel 2010 in Ingegneria Aerospaziale. Si dedica maggiormente alla fotografia concettuale e paesaggistica che elabora in una chiave surrealista. Ha esposto i propri lavori in svariate locations nazionali e non.
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I luoghi in cui il tempo è sospeso nelle opere di Lorenzo Palombini
Con “Landing”, l’opera da me presentata al concorso Nocivelli, ho cercato di raccontare un luogo in cui tutto è sospeso, come in letargo, dove il senso di abbandono ti avvolge non appena ci arrivi. Strutture un tempo funzionali, ora ci impediscono il passaggio. Essa fa parte di un progetto più ampio dal titolo “Bring me the horizon”. Sia la foto proposta che le altre raccontano dell’impossibilità di volgere lo sguardo verso l’infinito. Di come costruzioni reali e blocchi concettuali si antepongono tra noi e la possibilità di osservare l’orizzonte.