Anselm Kiefer (Donaueschingen, 8 marzo 1945) con estremo vigore e tecniche che puntano a un effetto scabro delle superfici e delle finiture, ha creato, nei decenni, solenni paesaggi di matrice espressionista dai quali si alza una sorta di demone del nulla, una violenza nascosta che sta nelle cose e che accende il meccanismo della morte. L’artista compie però un passaggio nietzschiano, di fonte alle vedute dall’aspetto desolato e terribile, che caratterizzano gli inverni nordici. I dipinti si animano della forza intrinseca di una divinità storica, wagneriana che sta all’interno di ogni lacerto di morte apparente. La tensione scenografica porta l’artista a combinare pittura e ready made – frasche, rami eccetera – per rafforzare il senso di verità che avvolge lo spettatore.
I Paesaggi teutonici di Kiefer. Il dolore della malinconia libera le forze dalla natura. Il video delle opere
Anselm Kiefer (Donaueschingen, 8 marzo 1945) con estremo vigore e tecniche che puntano a un effetto scabro delle superfici e delle finiture, ha creato, nei decenni, solenni paesaggi di matrice espressionista dai quali si alza una sorta di demone del nulla, una violenza nascosta che sta nelle cose e che accende il meccanismo della morte. L'artista compie però un passaggio nietzschiano, di fonte alle vedute dall'aspetto desolato e terribile, che caratterizzano gli inverni nordici. I dipinti si animano della forza intrinseca di una divinità storica, wagneriana che sta all'interno di ogni lacerto di morte apparente. La tensione scenografica porta l'artista a combinare pittura e ready made - frasche, rami eccetera - per rafforzare il senso di verità che avvolge lo spettatore