Il 25 e il 26 maggio è il week end del Duecento umbro. Aperture straordinarie sulle tracce del misterioso Maestro di San Francesco

Qui il programma completo del week end durante il quale saranno eccezionalmente aperte al pubblico cinque chiese che conservano al loro interno preziose testimonianze artistiche della seconda metà del 1200.

PERUGIA – In occasione della mostra organizzata presso la Galleria Nazionale dell’Umbria dedicata al Maestro di San Francesco la Diocesi di Perugia-Città della Pieve e Isola San Lorenzo  propongono per il 25 e 26 maggio il Weekend del Duecento Umbro: aperture straordinarie sulle tracce del Maestro di San Francesco, in cui saranno eccezionalmente aperte al pubblico cinque chiese che conservano al loro interno preziose testimonianze artistiche della seconda metà del 1200.

Queste aperture avranno come obiettivo fondamentale quello di scoprire realtà meno note ai grandi percorsi turistici e soprattutto di unire la conoscenza delle opere in relazione ai contesti e alla storia del territorio.

L’arte del XIII secolo non nasce per essere esposta nei musei: gli antichi scrigni sono le chiese, i monasteri, i palazzi e le piazze, resi adorni dalla fede e dalla vita delle comunità che abitavano
quei luoghi. Alcuni di questi siti, molti dei quali sono stati fondati e abitati per secoli dagli ordini religiosi, anche se hanno perso il loro originario aspetto medievale, sono ancora in grado di raccontare la storia di origine.

L’apertura di queste chiese, frutto di un lavoro sinergico sviluppato in questi mesi, consente al  visitatore di compiere un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di tracce e testimonianze del
Medioevo perugino, in un percorso che si sviluppa tra vicoli angusti e stretti, per giungere in luoghi di culto intimi e riservati, alla ricerca di una bellezza che attende solo di essere incontrata e
svelata.

Queste le chiese coinvolte:

CHIESA DI SAN PROSPERO (Diocesi Perugia). La chiesa è di straordinaria importanza per la storia  dell’arte umbra: al suo interno si conservano gli affreschi più antichi di Perugia, datati1225, opera di Bonamico, artista locale che, con la sua semplicità stilistica, rompe gli schemi della tradizione bizantina.

CHIESA DI SAN MATTEO DEGLI ARMENI (Diocesi Perugia). Appena fuori le mura trecentesche, si  trova il complesso monumentale di San Matteo degli Armeni, che ha ospitato una comunità di Monaci Armeni della regola di San Basilio, dal 1272 al XVI secolo. All’interno sono conservate tracce di affreschi tra i più
antichi di Perugia, realizzati in fasi diverse tra il XIII e il XV sec. Nella parete laterale sinistra, è una Madonna  tra angeli e santi datata 1348. Nella parete di controfacciata si trova un San Leonardo liberatore dei prigionieri, raffigurato a cavallo, identificato anche come San Sergio, martire del IV secolo particolarmente venerato dalla comunità armena.

EX CHIESA DI SAN GIOVANNI DEL FOSSO (privata, aperta per gentile concessione della famiglia  proprietaria). Antica parrocchia perugina posta infondo a Via Alessi, fu istituita nel 1233 dal Vescovo Salvio  e fu soppressa nel 1959. La chiesa, oggi abitazione privata, conserva al suo interno frammenti di un ciclo di
affreschi della metà del Duecento dedicato alla vita di San Giovanni, sotto il quale si trova un vero e proprio
bestiario medievale in cui sono visibili: il grifo, il lupo, la pantera, l’aquila ed altri animali.

CHIESA DI SAN BEVIGNATE (Comune Perugia). E’ una delle testimonianze più significative e meglio  conservate tra i complessi dei cavalieri templari. La chiesa, fuori città, si collega ad alcuni artisti presenti in mostra, come il Maestro del Trittico Marzolini e testimonia i legami con la Terrasanta. Le decorazioni parietali,
preziosa testimonianza della pittura duecentesca a Perugia recano traccia della storia dell’Ordine, alternata con personaggi e avvenimenti significativi del Medioevo umbro. L’abside conserva insieme a scene bibliche, una splendida rappresentazione del Giudizio Universale.

CHIESA DI SANTA GIULIANA (Scuola di lingue Estere di Perugia). Monastero femminile cistercense fondato nel 1253, fu uno dei complessi religiosi più fiorenti della città. All’interno della chiesa sono ancora visibili resti di affreschi databili tra fine del XIII e gli inizi del XIV secolo: qui si conserva un’Incoronazione
della Vergine, attribuita al Maestro del Trittico Marzolini (XIII secolo), di cui in mostra sono visibili alcune opere

SABATO 25 E DOMENICA 26 MAGGIO 2024
Visite guidate: partenza ogni 45 minuti – durata 20/25 minuti
Turni di visita: 10:00 / 10:45 / 11:30 / 12:15 / 15:15 / 16:00 / 16:45 / 17:15
Ingresso gratuito – contributo visita guidata 5€

Per info e prenotazioni:
075 8241011 – 370 1581907
isolasanlorenzo@genesiagency.it

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Redazione
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