Il corredo del cavaliere longobardo di Monticello di Fara per la prima volta presentato al pubblico

La scoperta della necropoli è avvenuta durante lo scavo archeologico preliminare al cantiere per la posa di un tratto della condotta idrica che da Montecchio Maggiore porta acqua pura a Lonigo e Brendola, zone più contaminate dall’inquinamento da Pfas (sostanze perfluoroalchiliche)

Il giorno 19 maggio 2022 alle 10 nella sala civica Corte delle Filande a Montecchio Maggiore, verrà inaugurata l’esposizione dal titolo “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara”, curata per la Soprintendenza di Verona dalla dott.ssa Claudia Cenci.


Verranno esposti al pubblico i materiali di età longobarda rinvenuti nel 2020 nel comune di Sarego (VI), durante le indagini di archeologia preventiva per la realizzazione dell’acquedotto anti Pfas nella tratta Brendola-Lonigo.
L’eccezionale sepoltura di un cavaliere di età longobarda ed altri importanti reperti, restaurati grazie al contributo di Veneto Acque Spa, saranno presentati per la prima volta al pubblico presso il Museo Zannato di Montecchio Maggiore (VI).


Una nuova occasione di studio e conoscenza del territorio vicentino nell’Alto Medioevo.
Dal 21 di maggio 2022 la mostra rimarrà aperta al pubblico negli orari: sabato 15:00-18:30 e domenica 9:30-12:30/15:00-18:30.

La scoperta, come dicevamo, era avvenuta durante lo scavo archeologico preliminare al cantiere per la posa di un tratto della condotta idrica che da Montecchio Maggiore porta acqua pura a Lonigo e Brendola, zone più contaminate dall’inquinamento da Pfas (sostanze perfluoroalchiliche). Tra le 54 tombe ritrovate, anche quella di un “cavaliere”, in cui erano state deposte punte di frecce, speroni, lancia e uno scudo da parata di epoca longobarda. Secondo la Soprintendenza di Verona, competente anche a Vicenza, si è trattato di uno dei maggior rinvenimenti archeologici di questo periodo in Veneto e “consentirà una lettura dell’età longobarda nel Vicentino”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz