[N]EW YORK – “La spazzatura di un uomo intelligente è la fortuna di un uomo stolto, e viceversa”. Questa l’iscrizione affissa all’ingresso di uno dei musei più originali e folli al mondo. Nel quartiere newyorkese di Tribeca.
Si tratta, probabilmente, del museo più piccolo al mondo. Integrato in un montacarichi abbandonato (che misura 7,4 metri quadri di superficie) e accessibile solo da un poco rassicurante un vicolo buio. All’interno, custoditi dietro a vetrine ben illuminate, ecco le “opere d’arte” che adornano le mura del Museum: un pacchetto di vermi gommosi fusi, un Hitler matrioska, uno zaino anti proiettile per bambini… di tutto di più tra oggetti trovati per strada, cose del passato e articoli riconducibili al mondo dell’arte… Alcuni artisti newyorkesi hanno prestato infatti le loro collezioni più particolari al museo. Il designer Tucker Viemeister ha condiviso la sua collezione di tubetti di dentifricio da tutto il mondo, mentre l’artista Leah Singer espone le stranezze trovate nelle fotocopiatrici a New York nel 1980…
Trova addirittura spazio una scarpa…. Secondo i fondatori del Museum – Safdie affiancato in questa impresa dal fratello, Benny Safdie, e Alex Kalman, figlio dell’artista Maira Kalman – si tratta di una delle due scarpe che un giornalista iracheno lanciò a George W. Bush durante una conferenza stampa a Baghdad nel 2008.
“Il nostro museo non ha custodi o guide – spiega Josh Safdie -.Ogni opera esposta ha un codice, ben visibile, esposto. Chiamando il numero gratuito (1-888-763-8839) e inserendo il codice relativo all’oggetto, avrete la possibilità di sentire la storia e le specifiche di quell’oggetto”.
Il Museum (http://www.mmuseumm.com/) è aperto 24 ore su 24, sette giorni su sette. Qui la galleria fotografica con le “opere” eposte: http://www.flickr.com/photos/garrettziegler/sets/72157630919009616/