Stile arte intervista Ilario Giro
Iniziamo con una breve scheda anagrafica. Nell’ambito dell’espressione artistica può immediatamente specificare il suo orientamento stilistico ed espressivo?
Sono nato il 24 novembre 1951 e risiedo a Napoli dal novembre del 2009. Il mio orientamento artistico è quello informale, nel senso più ampio del termine.
Ci può raccontare imprinting visivi, immagini artisticamente ossessive, che hanno preceduto e assecondato la scelta di intraprendere la strada formativa per diventare artista?
Fin dalle scuole elementari ho nutrito la passione per il disegno, la pittura e contemporaneamente per la chimica di cui mi affascinava vedere e cercar di capire le trasformazioni di una sostanza in un’altra: da qui i miei studi con laurea in chimica conseguita presso l’Università di Padova.
La formazione vera e propria. Dove e su cosa ha particolarmente lavorato? Sono esistite, in quel periodo, infatuazioni espressive poi abbandonate? Come si sviluppa e si conclude – nel senso stretto dell’acquisizione dei mezzi espressivi – il periodo formativo?
Contemporaneamente ho frequentato saltuariamente l’Accademia di Belle Arti di Venezia poiché mi interessava acquisire le varie tecniche pittoriche. Oltre a ciò la mia formazione è avvenuta copiando e studiando le opere dell’antica Grecia, degli impressionisti e post impressionisti, arrivando poi ad esprimermi attraverso opere di genere figurativo e concettuale per poi arrivare all’espressionismo astratto. In questo periodo sviluppo anche la passione per la fotografia ottenendo buoni risultati e la pubblicazione su riviste specializzate.
La mia pittura è fatta da colori liberi da costrizioni formali che rappresentano i miei stati d’animo e idee, comuni nel mondo: la gioia, il dolore , la speranza, l’amore, la pace e la guerra, la vita e la morte….
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
Nell’ambito della cultura più generale hanno influito le opere di Sartre, Pasolini, Pavese, Fromm, Ginsberg, Kerouac, Miller, le opere Buddiste, che si pongono e analizzano la società ed il proprio io, un po’ come faccio io con le mie opere pittoriche.
Gli esordi come e dove sono avvenuti? Ci può descrivere le opere di quei giorni e far capire quanto e come le stesse – anche per opposizione – abbiano inciso sull’attuale produzione?
I miei esordi sono avvenuti in una Galleria di Treviso con un’esposizione insieme ad altri 3 artisti.; ecco, il contatto con altri artisti è sempre stato molto importante per me.
Quali sono stato gli elementi di svolta più importanti dall’esordio ad oggi. Possiamo suddividere e analizzare tecnicamente, espressivamente e stilisticamente ogni suo periodo?
I miei periodi artistici si possono catalogare in un primo periodo figurativo, quindi in uno concettuale durante il quale non usavo solo figure emblematiche ma scrivevo anche sulle tele, generalmente monocromatiche e graffiate, mie idee e pensieri e poi l’informale: dapprima elaborato e poi sempre meno lezioso e più pulito per giungere più facilmente alla sua comprensione.
Ci sono persone, colleghi, collezionisti, galleristi o critici ai quali riconosce un ruolo fondamentale nella sua vita artistica? Perché?
Un ruolo importante per la mia vita artistica l’hanno avuta Maddalena Ruggi: storica dell’arte e critica, Imma Marino, anche lei storica e critica d’arte e amici artisti.
Materiali e tecniche. Ci può descrivere, analiticamente, come nasce una sua opera del periodo attuale, analizzandone ogni fase realizzativa, dall’idea alla conclusione?
Attualmente ho sviluppato una tecnica derivante da antiche tecniche turche e medio-orientali, che ho elaborato per adattarla alle mie esigenze espressive. Su questa tecnica sto lavorando da oltre un anno, tecnica forse più semplice da spiegare tramite un video, che non a parole. Uso attualmente olii e acrilici su cartoncino di grammatura minima 230g/mq in formato 33×24 cm o 30×40 cm, il supporto più adatto.
I miei progetti sono quelli di elaborare ulteriormente questa tecnica, che mi soddisfa, a formati più grandi ed alla tela. Altro progetto è riprendere l’insegnamento volontario e la divulgazione dell’espressione artistica in uno dei quartieri più degradati, socialmente, culturalmente di Napoli.
Ha gallerie di riferimento? Dove possono essere acquistate le sue opere?
La mia galleria di riferimento è una piccola galleria di Portici (Napoli): Marciano Arte, a conduzione familiare il cui titolare, oltre che ad avere una grandissima preparazione è anche dotato di grande sensibilità.
Orientativamente, quali sono le quotazioni o comunque i prezzi delle sue opere, indicando le commisurazioni?
Le mie quotazioni vanno dai 500 ai 1500€.
A parte lei – che diamo come autore da acquisire – può indicarci il nome di colleghi di cui acquisterebbe le opere nel caso fosse un collezionista?
Colleghi di cui acquisterei le opere e che conosco personalmente sono: Giuseppe Zollo, Guido della Giovanna, Valerio Jermano.
Contatti:
Ilario Giro: V.dell’Alveo Artificiale, n°36 (Na),tel. 3209171463
E-mail: ilario.giro@libero.it
Ilario Giro – Il colore e i frattali dei sentimenti e delle emozioni
"La mia pittura è fatta da colori liberi da costrizioni formali che rappresentano i miei stati d'animo e idee, comuni nel mondo: la gioia, il dolore , la speranza, l'amore, la pace e la guerra, la vita e la morte...."