La foto fece il giro del mondo, negli anni Settanta. Un’anziana, con una vecchia macchina fotografica – e lei così nonnina, così biedermeier, così’ da orologio a cucù che sembrava giunta dal paese degli elfi – e una modella di straordinaria bellezza, collocata in una posa dinamica, manierista, rafforzando, con dolcezza muscolare femminile, la posa che caratterizza le statue greche di Venere. Il contrasto era stridente ed evidente e la foto innescava un continuo rinvio a formee a pensieri parzialmente esplorati. V’era il contrasto bello-butto, che già Leonardo da Vinci indicava come suscitatore d’emozione, cioè il rapporto di un volto d’anziano o d’anziana con il corpo e il viso di una bella, giovane donna; tra il caldo e il freddo; tra un eccesso di abiti anacronistici e una nudità gloriosa; tra l’altezza dei personaggi; c’era poi qualcosa di nordico e di sospeso nella leggenda; e c’erano, soprattutto, due generazioni a confronto sul tema della nudità, della libertà sessuale.Fu per tutto questo che questa fotografia si rivelò esplosiva nell’immaginario collettivo. L’immagine venne scattata nel 1974 dalla 33enne fotografa Judy Dater. Il titolo dell’opera: Imogen e Twinka a Yosemite. La donna anziana è Imogen Cunningham , una delle prime fotografe americane. La ninfa è Twinka Thiebaud. Il bosco è uno dei tanti di Yosemite , una riserva naturale californiana. La foto venne pubblicata due anni dopo, nel 1976, dalla rivista Life che celebrava, con un ampio servizio, i primi duecento anni delle donne americane. Anche oggi questa immagine è oggetto del dsiderio da parte di tanti collezionisti. E quando passa alle aste, ottiene sempre ottimi risultati.
L’autrice Judy Dater, come vedremo nel video, è un’ottima fotografa. Figlia del proprietario di un cinema, nacque nel cuore dell’america dell’immagine, a Hollywood, nel 1941 e crebbe a Los Angeles. Ha studiato arte alla UCLA 1959-1962 prima di trasferirsi a San Francisco. Ha conseguito una laurea, nel 1963, e un master nel 1966, entrambi da San Francisco State University. E stato lì che lei ha studiato fotografia con Jack Welpott , che poi ha sposato. Nel 1975, hanno pubblicato un lavoro comune, dal titolo Donne e altre visioni . Hanno divorziato nel 1977. Nel 1964, Dater aveva incontrato la fotografa Imogen Cunningham in un workshop incentrato sulla vita e l’opera di Edward Weston a Big Sur Hot Springs. Judy fu particolarmente colpita da quella donna esile e piena di vita. Fu così che decisero di fare, insieme, una serie di ritratti – lavorando sempre con luce naturale – e di dedicarsi intensamente al genere della ritrattistica. La fotografa americana è anche nota per i suoi autoritratti. Ha lavorato solo in bianco e nero fino al 1979 , anno nel quale ha iniziato il lavoro a colori.
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Judy Dater – Quotazioni e video. Sapete chi sono queste due donne?
La foto venne pubblicata nel 1976, dalla rivista Life che celebrava, con un ampio servizio, i primi duecento anni delle donne americane. Anche oggi questa immagine è oggetto del desiderio da parte di tanti collezionisti. E quando passa alle aste, ottiene sempre ottimi risultati.