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Le Stilettate di Zana. Con le due donne di Gauguin. Quasi due girasoli. Da amare, entrambe


Due donne tahitiane è un dipinto del pittore francese Paul Gauguin, esponente del post-impressionismo, realizzato nel 1891 e conservato al museo d’Orsay di Parigi.
STILETTATE
di Tonino Zana
Dalla lettera di un giovane soldato ucraino a due donne della sua età, vent’anni. Alla prima, Natascia, lui, Slava Simenovic parla di un matrimonio presto, appena la guerra finirà. Sceglie la chiesa di Kiev, vicino alla loro casa, scrive una fila di invitati, quasi cento, chiedo il consenso alla morosa, diremmo noi e si prepara subito a raddoppiare la corrispondenza.
Negli stessi giorni, Slava Simenovic scrive a una giovane donna, si chiama Elena e a lei parla dei pochi fiori visibili oltre il buco da cui spara. Scrive: “In fondo, proprio sul confine di una gobba di terra, crescono due girasoli giganti. Proteggono dai colpi dei nemici e non sono mai colpiti. Ricordo, Elena, la tua velocità nella corsa, la tua gentilezza con tutti noi, ricordo la bontà e l’aiuto per tutti. Un giorno volevi quasi carezzarmi ed io feci un passo indietro. Spero che tu stia bene e tu corra sempre veloce”.
Slava coltiva dal fronte un affetto con tutto il futuro e una memoria affettuosa dell’adolescenza. Si sposerà con Natascia e correrà con Elena, Natascia gli darà dei figli, Elena, forse, dei fiori.
Non se l’amore si replichi e nell’andare avanti negli anni stento a pensare alla freschezza eterna di un amore. Mi faccio più dantesco e “sposo il fiore di Elena”, l’incontro della più suprema delle suggestioni, scrivo l’indirizzo inutile di Beatrice e intanto fischio e tiro sera. Tutti, forse, portiamo all’altare della vita due donne opposte e non tradiamo né l’una né l’altra.