STILETTATE
di Tonino Zana
Sondaggi più potenti dell’oracolo di Delfi, il loro responso equivale a una vittoria o a una condanna. I partiti, i lacerti di partiti rimasti hanno i loro sondaggisti. Il sondaggio vale una risposta religiosa e in base ai sondaggi, cambiano i comportamenti. Gli americani furono i primi ad adottarli e adesso noi siamo uguali agli americani. Il meccanismo è tremendo, il responso è acquisito tramite domande ben congegnate e molti cambiano i loro pareri in base all’esito dei sondaggi. C’è qualcosa di misterico più che di misterioso in questa nostra società iper moderna affidata ai sondaggi. Sbagliano poco e raramente e maggiore è la loro performance nel tempo più forte accadono gli allineamenti al responso del sondaggio. Mi chiedo quanta libertà esista tra il sondaggista e la comunicazione del sondaggio. Un nostro sondaggio vale poco, non viene girato in sede nazionale e dunque vale una cicca.
Io temo questo. Esempio bislacco, spostato sull’arte. Io amo la pittura del Cinquecento. Sondaggio con domanda, quanti conoscono e amano il Cinquecento e quanti amano e conoscono il tardo Novecento. Risposta, 80% il Novecento astratto e 10% il Cinquecento, non si esprime il resto del 10%. Bene, ripetete il sondaggio un mese dopo e il Cinquecento sarà ulteriormente dimagrito. Muteranno alla grande i valori economici.
Vorrei raccomandarmi e cercare di raccomandarvi di rimanere alla lontana dai sondaggi, di pensare al sondaggio di voi stessi con la vostra testa e quella di chi conoscete e quindi non date niente a chi, con dichiarate ricerche e dichiarati studi sociologici megagalattici ci porta a spingerci dalla parte della maggioranza non silenziosa.
La libertà la si perde anche con le grida di libertà, con le abilità di comunicare la mente degli altri agli altri, con la tentazione di portarsi verso il parere maggioritario espresso dal sondaggio. Rimanete soli, rimanete liberi. Appena appare la schermata del sondaggio girate su qualsiasi canele. Va bene, per trenta secondi anche Uomini e Donne.