Leonardo e l'urlo – Venezia, con i disegni, ricostruisce la battaglia d'Anghiari

Cinquantadue straordinarie prove grafiche di Leonardo, delle quali trenta conservate e non esposte a Venezia, tornano alla luce nel capoluogo veneto. Per seguire il tratto grafico del grande maestro e per ripercorrere i passi che condussero al grande affresco perduto

La testa dell’uomo urlante doveva essere uno dei cardini semantici ed espressivi della Battaglia di Anghiari, il dipinto parietale di Leonardo da Vinci, realizzato ad encausto e andato perduto a causa dell’eccessivo calore dei bracieri che non giunsero a creare la satinatura del dipinto, ma sciolsero cera e colore. (clicca qui, sul nostro link, per sapere cosa accadde e perchè www.stilearte.it/cose-lencausto-tecnica-come-si-dipinge-a-encausto-secondo-la-tradizione-e-le-nuove-formule/)
 
 
 
Leonardo, pur riprendendo gli studi degli antichi suoi moti dell’anima, rilanciati da Leon Battista Alberti fu un grande interprete della lettura psicologica, nella pittura, e nella rappresentazione dei sentimenti. Egli dedicò al riso e al sorriso un particolare interesse; come nei confronti di altre espressioni del volto, fino a studi fisionomiche d’espressioni caricate, estreme. La testa dell’uomo urlante doveva indicare il furore doloroso di chi lancia nella battaglia. La postura d’attacco, nell’opera, è sottolineata dalla posizione delle spalle e dall’inclinazione del volto, sbilanciato in avanti.
leonardo testa di uomo urlante
Dal 29 agosto fino al 1 dicembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, diretta da Giovanna Damiani, presentò la mostra “Leonardo Da Vinci. L’Uomo universale” alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, organizzata da MondoMostre e a cura del Direttore del Gabinetto dei Disegni Annalisa Perissa. Per la prima volta, dopo trent’anni – l’ultima è stata nel lontano 1980 – si ebbe l’occasione di vedere esposto l’intero fondo di eccezionali fogli autografi del maestro di Vinci, conservato nella raccolta grafica delle veneziane Gallerie dell’Accademia dal 1822, 25 opere grafiche di norma mai visibili al pubblico. Accanto a questo nucleo straordinario vengono affiancati altri 27 preziosi fogli, prestigiosi prestiti di musei italiani, presenti con la Biblioteca Reale di Torino, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale di Parma, ed internazionali, dalle maggiori raccolte straniere: le collezioni Reali di Windsor Castle, il British Museum di Londra, il Musée du Louvre, l’Ashmolean Museum di Oxford. Nella sezione dedicata alla Battaglia di Anghiari fu ricostruita la storia dell’affresco che Leonardo aveva dipinto per il salone dei ‘500 di Firenze, attraverso l’esposizione di 10 disegni preparatori più una copia pittorica, la Lotta per lo stendardo, proveniente dalla Galleria degli Uffizi. I disegni con pochi tratti ci restituiscono la mischia dei combattenti, un groviglio di uomini e cavalli dove si intravede anche il fumo della battaglia.

Leonardo da Vinci. Studi proporzioni del volto e dell'occhio, con note Biblioteca Reale, Torino
Leonardo da Vinci. Studi proporzioni del volto e dell’occhio, con note Biblioteca Reale, Torino

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Redazione
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