Stile Arte intervista il fotografo Marco Casiraghi
Ci può raccontare imprinting visivi, immagini artisticamente ossessive, che hanno preceduto e assecondato la scelta di intraprendere la strada formativa per diventare artista?
Nell’ambito strettamente fotografico direi: Witkin, Mapplethorpe, Woodman, D’Agata, Moon per citarne alcuni.
La formazione vera e propria. Dove e su cosa ha particolarmente lavorato? Sono esistite, in quel periodo, infatuazioni espressive poi abbandonate? Come si sviluppa e si conclude – nel senso stretto dell’acquisizione dei mezzi espressivi – il periodo formativo?
Ho cominciato a fotografare cercando suggestioni nei cimiteri, che ad oggi rimangono una parte importante della mia ricerca visiva. Successivamente sono passato ai ritratti e agli autoritratti. Ho frequentato vari corsi tenuti da Paola Rizza, e in seguito un corso focalizzato proprio sul ritratto con Giuliana Traverso a Genova.
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
Difficile scegliere tra tante suggestioni…Il simbolismo, la pittura del novecento, alcuni scultori come Wildt, scrittori come Huysmans, D’annunzio, passando attraverso Truman Capote, Lovecraft, Poe, Philip K. Dick, e molti altri ancora. Il cinema: film “gotici” come ad esempio quelli della Hammer e gli italiani di culto degli anni 60, Tim Burton, David Lynch…
Ci sono persone, colleghi, collezionisti, galleristi o critici ai quali riconosce un ruolo fondamentale nella sua vita artistica? Perché?
Sicuramente Paola Rizza che ha avuto un ruolo maieutico indirizzandomi verso un certo tipo di fotografia, senza dimenticare Giuliana Traverso e naturalmente la mia amica Elisa Mercadante che mi ha supportato e aiutato anche in una mostra che abbiamo fatto insieme nel 2009 (lei è stata la mia curatrice).
Materiali e tecniche. Ci può descrivere, analiticamente, come nasce una sua opera del periodo attuale, analizzandone ogni fase realizzativa, dall’idea alla conclusione?
Attualmente scatto in digitale, quando posso anche in pellicola.
Progetti nell’ambito espressivo e tecnico?
Continuo la mia ricerca sui cimiteri in parallelo a ritratti, autoritratti e qualche volta street photography.
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