Michele Liparesi, il reticolo scultoreo delle anime proiettate

Stile Arte intervista uno dei vincitori del premio Nocivelli, sezione scultura. "Il tema dell'opera "Gazzella, F-LUX" è la contrapposizione tra la vita e la morte, tra luce ed ombra. "F-lux" è costituita e crea geometrie, grazie alla proiezione di luce. Essendo un'opera interattiva è lo spettatore che, muovendo la luce e animando l'ombra, la completa divenendone parte. Il visitatore, con la sua presenza e il suo movimento nello spazio, attiva e modifica fonti luminose creando disegni e animazioni d’ombra".
      Stile Arte intervista Michele Liparesi, uno dei vincitori del premio Nocivelli. L’opera di Liparesi è giunta al terzo posto della sezione scultura

Iniziamo con una breve scheda 

  1. Michele Liparesi, nato a Bologna il primo di agosto 1986. Diplomato al Liceo Artistico Arcangeli di Bologna nel 2008. Erasmus a Granada, Spagna, anno 2010/2011. Laurea di triennio in Arti Visive – Scultura nel 2012, Accademia di Belle di Arti di Bologna. Primo premio al “Right Brain in a White Box” di Artitude, Milano-Fuori Salone 17-22 Aprile 2012”. Collettiva a Casa Masaccio, San Giovanni in Valdarno (AR), “Come sè”, curata da Arabella Natalini e Elena Magini, 22/2-24/3 2014. Laurea in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi-indirizzo Scultura, Accademia di Belle Arti di Firenze, 9 marzo 2015. Menzione speciale alla Fondazione Giuseppe Lazzareschi, Porcari (LU) per l’opera “Evolversi?”, collettiva 23/5-13/6 2015.

Michele Liparesi
La sperimentazione è un elemento fondamentale del mio lavoro. Molte delle mie opere possono sembrare a prima vista dei grovigli informali. Questi trasmettono “costrizione”, ma allo stesso tempo anche una certa idea di “libertà” e “leggerezza”. Mi interessa trasmettere un’esperienza, cerco di indurre sensazioni provocando una visione nuova del luogo e del paesaggio.
Ho una passione per quel tipo di arte interattiva che instaura un rapporto emotivo e profondo  tra opera e fruitore; azioni da vivere in prima persona. Propongo uno studio per la ricerca di una creatività all’insegna del gioco e della comunicazione intesa come accettazione dell’alterità.
 
 

  1. Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?

 
Il Dadaismo è stato un atteggiamento verso la vita ed anche verso l’arte che mi ha influenzato, l’arte perde la sua aureola di sacralità e diviene ironia, invenzione, gioco. Un invito al gioco, l’elemento maggiormente caratterizzante dell’arte interattiva, o almeno il più evidente per il pubblico. Il gioco è una forma primaria di interazione; è un’attività strutturata da regole, libera da finalità pratiche, mirata ad una gratificazione individuale e/o collettiva. I futuristi come Fortunato Depero avevano equiparato l’arte al gioco riflettendo sulla plasticità e sul dinamismo sia in funzione della scultura sia dello spazio teatrale.
“Tuttavia in Liparesi non vi è affatto nostalgia o crepuscolarismo, ma emerge un senso più estraniante e ricco di fascino, magari cinematografico che qualcuno può assaporare anche in certo Fellini fantasioso di Roma. Ma il rimando vero, almeno per me, è alle immagini e atmosfere create, un quarto di secolo fa, da David Lynch, con il suo indimenticabile ed epocale Twin Peaks dove suoni e immagini eccellentissime apparivano dal buio totale. Infatti, come in Lynch, Liparesi sembra cogliere l’emozione predominante della paura o dell’ansia, cara al romanzo neogotico, fenomeni che, tuttavia, ricordano all’uomo la sua relativa debolezza. Il misterioso in fondo, non fa altro che creare dubbi circa i semplici poteri umani.” testo critico di Mauro Pratesi, curatore e professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze, sulla rivista trimestrale “Erba d’Arno”,  Febbraio 2015.
 

  1. Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?

Michele Liparesi_Gazzella, F-LUX
Il tema dell’opera “Gazzella, F-LUX” è la contrapposizione tra la vita e la morte, tra luce ed ombra. “F-lux” è costituita e crea geometrie, grazie alla proiezione di luce. Essendo un’opera interattiva è lo spettatore che, muovendo la luce e animando l’ombra, la completa divenendone parte. Il visitatore, con la sua presenza e il suo movimento nello spazio, attiva e modifica fonti luminose creando disegni e animazioni d’ombra.
La fonte di luce è una torcia a LED; la torcia, che crea un fascio luminoso, è mossa a piacimento dello spettatore per ottenere, con l’ombra, l’animazione tridimensionale dell’animale puntato. Questo “trofeo di caccia” appare quindi, attraverso l’ombra in movimento, animato. L’animazione, attivata dal nostro movimento nello spazio e dalla luce, si contrappone all’idea di morte evocata dall’estetica del trofeo.
 
Contatti e sito
 
micheleliparesi@hotmail.com
 
3476637008/05119980260
 
liparesiscultore.it

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa