[L]a fantasia e l’immaginazione non possono essere soggiogate da pareti o barriere materiali. Ne è limpidissima dimostrazione l’arte della giovane artista coreana Jee Young Lee che, nel suo minuscolo studio, lavora instancabilmente alla creazione di una miriade di incredibili paesaggi. Una volta finita la scenografia, il tempo di un bel click fotografico ed eccola ricominciare tutto, smontare le attrezzature e ripartire da capo:
A volte le occorrono settimane, se non mesi, per modellare il suo universo multiforme e colorato, contenuto all’interno del suo piccolissimo studio che misura 3 metri per 6.
Lo fa con minuzia infinita e straordinaria pazienza , in modo da escludere qualsiasi alterazione fotografica.
E così, attraverso i suoi scatti, ci si trova a vagare in scenari unici insieme all’autrice, che si immortala puntualmente all’interno di ogni sua creazione.
“La mia arte è una via di fuga – spiega l’artista – dal grigiore, dalla frustazione e dalle repressioni sociali che caratterizzano il nostro mondo. E’ un modo di evadere dalla realtà e di scrollarsi di dosso tutto il peso della vita di tutti i giorni”.
Recentemente laureata alla Hongik University di Seoul nella sua nativa Corea del Sud , JeeYoung Lee sfida il mondo reale creando paesaggi dell’anima e della sua fantasia con un tocco di teatralità.
Vincitrice di numerosi premi artistici tra cui il Sovereign Art Prize ( 2012). Le sue fotografie hanno già trovato successo in collezioni pubbliche come il Photographic Museum di Kyoto in Giappone, la Fondazione Incheon per l’Arte e la Cultura , o il Museo OCI di Seoul.
COURTESY Opiom Gallery di Opio, Francia.
Migliaia di meravigliosi universi in uno studio 3×6. L'arte di Jee Young Lee
Crea e distrugge una miriade di incredibili paesaggi di fantasia. Immortala scene fuori dal tempo. I suoi scatti stanno facendo il giro del mondo e sono sempre più richiesti. "La mia arte è una via di fuga - spiega l'artista - dal grigiore, dalla frustazione e dalle repressioni sociali che caratterizzano il nostro mondo. E' un modo di evadere dalla realtà e di scrollarsi di dosso tutto il peso della vita di tutti i giorni".