Nei campi vede un riflesso. Ecco cosa ha trovato. D’oro. L’epoca? 2000 anni fa. Le scritte, le figure cosa significano. Leggiamole

Sono state ritrovate numerose monete attribuite a Cunobelino. Sembra che egli abbia controllato una vasta area dell'Inghilterra sud-orientale, motivo per cui Svetonio lo definì "Britannorum rex" ("re dei britanni"). Appare anche nelle leggende con i nomi Cynfelyn, Kymbelinus o Cymbeline, figura che ispirò William Shakespeare per l'omonima opera teatrale. Il suo nome significa "segugio del dio Beleno" o "segugio lucente"


Ha visto un riflesso dorato nel terreno. proprio come nelle antiche leggende. E, in breve, ha scoperto, in un campo, una moneta d’oro, che si è rivelato essere uno statere di Cunobelino, battuto nel 41 d. C. La moneta ha uno spessore di 2,9 mm, un diametro di 17,8 e un peso di 5,34 grammi. Fu coniata nell’ambito delle popolazioni celto-galliche originarie dall’area belga che si erano trasferite in Britannia e con le quali dovettero vedersela i Romani, durante la conquista dell’isola. La segnalazione del ritrovamento è stata presentata nelle scorse ore all’autorità archeologica britannica, che ha provveduto alla schedatura del reperto. Il pezzo è stato trovato in un terreno agricolo a Watlington, un paese di 2.900 abitanti della contea dell’Oxfordshire, in Inghilterra.

Lo statere d’oro trovato nel campo fu realizzato nella zona del Tamigi settentrionale, dai celti Catuvellauni e Trinovantes – due tribù prima autonome, nonostante avessero la stessa origine e la stessa cultura – uniti sotto il potere del re Cunobelinus, nel periodo che può essere orientativamente compreso tra l’8 e il 41 d.C. Sul recto – la parte anteriore – la moneta presenta una spiga di grano con gambo centrale e le lettere ‘CA  MV’ a r. Nel verso – o rovescio – è battuta l’immagine di un cavallo rampante a destra con coda e criniera piumate, stella e ramo, e la scritta CVN sotto, il tutto all’interno di un bordo.  Cun è l’inizio del nome Cunobellino, mentre l’altra scritta  – CA MU – si riferisce probabilmente a Camuludunum, capitale del regno di Cunobelino stesso o al Camulo, dio della guerra dei celti – simile a Marte. Una lettura semantica del recto e del verso della moneta potrebbero portare a leggerla in questo modo: Camulo o Camulodunum – fortezza di Camulo – crea prosperità (la spiga) attraverso l’azione del re Cunobelino.

 
Cunobelino (tardo I secolo a.C. – 41/42 d.C.) fu un principe britanno e sovrano della Britannia prima della conquista romana, menzionato da autori romani come Svetonio e Cassio Dione.

Sono state ritrovate numerose monete attribuite a Cunobelino. Sembra che egli abbia controllato una vasta area dell’Inghilterra sud-orientale, motivo per cui Svetonio lo definì “Britannorum rex” (“re dei britanni”). Appare anche nelle leggende con i nomi Cynfelyn, Kymbelinus o Cymbeline, figura che ispirò William Shakespeare per l’omonima opera teatrale. Il suo nome significa “segugio del dio Beleno” o “segugio lucente”.

Le evidenze numismatiche suggeriscono che Cunobelino abbia preso il potere nel 9 d.C., emettendo monete sia da Camulodunum (Colchester, capitale dei Trinovanti) sia da Verulamium (St Albans, capitale dei Catuvellauni). Alcune monete di Verulamium lo indicano come figlio di Tasciovano, precedente re dei Catuvellauni. Le prime emissioni monetarie indicano chiaramente che inizialmente prese il potere a Camulodunum, come suggeriscono i simboli di vittoria militare.

Cunobelino sembra aver mantenuto buoni rapporti con l’Impero romano. Le evidenze numismatiche e archeologiche indicano che il suo regno prosperò e divenne molto ricco, anche grazie all’incremento dei commerci con l’Italia, la Gallia e la Spagna. È probabile che sia stato uno dei tre sovrani britannici che, secondo Strabone, si recarono come ambasciatori a Roma.

Basandosi su evidenze epigrafiche, alcuni studiosi hanno ipotizzato che Sallustio Lucullo, governatore della Britannia nel tardo I secolo, fosse nipote di Cunobelino.

 

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz