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I latini lo chiamavano Culmen, colmo. Il punto più alto; ma anche una cima senza vegetazione. La colma. E tale appare il monte Guglielmo dalla pianura, dal Sebino, da Brescia. Un monte tondeggiante, ma dall’aspetto quasi domestico e dal cappuccio spesso candido che sovrasta le altre cime.
Il suo nome, che pare un nome proprio di persona, è l’italianizzazione del termine dialettale Gölem, che dal latino, appunto deriva. . In questo istante il fotografo Emanuele Bernardelli Curuz è sulla cima a 1957 metri. La città di Brescia e la piana sono cancellati dalle nubi.<
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Ecco il Monte Guglielmo, oggi. Tanta neve e sole, mentre le nubi coprono Brescia e la pianura. Il significato del nome
I latini lo chiamavano Culmen, colmo. Il punto più alto; ma anche una cima senza vegetazione. La colma. E tale appare il monte Guglielmo dalla pianura, dal Sebino, da Brescia. Un monte tondeggiante, ma dall'aspetto quasi domestico e dal cappuccio spesso candido che sovrasta le altre cime. Il suo nome, che pare un nome proprio di persona, è l'italianizzazione del termine dialettale Gölem, che dal latino, appunto deriva. . In questo istante il fotografo Emanuele Bernardelli Curuz è sulla cima a 1957 metri. La città di Brescia e la piana sono cancellati dalle nubi