Giulio Alvigini, la scultura dell'uomo messo in un angolo. Esclusione e meditazione

Il giovane artista, Premio finalisti Nocivelli 2017, analizza la propria scultura: "Credo che I will never copy Maurizio Cattelan anymore sia l’ennesimo tentativo (fallimentare) di esorcizzare una delle isterie più frequenti nell’autoanalisi della figura del giovane artista: la frustrazione dell’epigonismo e la paura di un confronto citazionistico già perso in partenza. Davanti all’accusa e alla “punizione” simpsoniana inflitta per l’uso/abuso improprio di stilemi brandizzati altrui, l’installazione vuole descrivere, attraverso l’utilizzo del pupazzo come un’io feticcio, un’ulteriore via interpretativa sul tema: la costruzione di una carriera epigonale come scelta e discorso artistico, come forma di resistenza che si svolge in parallelo ad una distanza storica".
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Alphonse Mucha – Tutte le opere e quotazioni gratis subito

Alfons Maria Mucha nasce a Ivančice (città della Moravia , allora parte dell'Impero austriaco, attualmente nella Repubblica Ceca ) il 24 luglio 1860 e muore a Praga il 14 luglio 1939. E' notissimo disegnatore di manifesti , un illustratore , un designer , un pittore e decoratore che caratterizzò, con il proprio segno l'Art Nouveau e il Liberty italiano, giungendo a influenza stilisticamente, tra fine Ottocento e inizi del Novecento, il mondo occidentale.Motivo di partenza delle sue illustrazioni risultano le antiche vetrate degli edifici religiosi gotici
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Come riciclare lattine o bottiglie di Coca in nome di Warhol. Tanti esempi, tanti video

Il consumismo, come bel rilevò Roland Barthes, ha creato nuove divinità, in una religione politeista basata sulla compensazione materiale rispetto al vuoto che il ridimensionamento delle spiritualità tradizionali ha subìto. Non per nulla film, prodotti o musiche vengono definite cult, cioè di culto, poiché il sentimento religioso si esplicita nei confronti di feticci prodigiosi, in grado di lenire le sofferenze esistenziali o di concedere qualche minuto di gioia
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Gerrit Dou, una pittura linda e l'ossessione maniacale per la polvere e per il disordine

Gerrit Dou fu il primo tra gli allievi di Rembrandt. Divenuto a sua volta un artista celebre, fondò e guidò il movimento dei fijnschilders, i “raffinati”. Per tutta la vita fu turbato da un’invincibile ossessione per l’ordine e la pulizia, che si riflette nel nitore maniacale dei dipinti
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Capire il sogno di Kounellis e l'arte povera. L'artista racconta il suo percorso

E’ sempre lo stesso: la libertà. Libertà che può essere,appunto, “anche onirica..E sognare aiuta l’artista”. L’intervista di Stile al maestro italo-greco, che parla di tradizione e di rivoluzione,di impegno civile e della sua “passione” per i grandi pittori del passato,da Masaccio a Caravaggio.
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Dipinti nella torre: feci e sangue per i fumetti cinquecenteschi del prigioniero innamorato

Nel 1947, in seguito a lavori di consolidamento del Torrione medievale danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, sotto l’ultima rampa di scale fu scoperta una cella di appena mt. 1,20 x 2,00, con le pareti interamente ricoperte di iscrizioni e disegni rossastri, come in un fumetto. Era l’angusta prigione a cui messer Filippo aveva affidato il racconto della sua triste storia d’amore.Dagli archivi marchigiani è emerso che un certo Filippo detto il Diavolino – uomo colto, esperto in diplomazia e navigazione - frequentava la corte del Ducato di Camerino ( comprendente anche il territorio di Fermo) durante il periodo della reggenza della Duchessa Caterina Cybo Da Varano ( 1527-1535). La coincidenza di nome e soprannome del protagonista della nostra storia, oltre alla relazione con stemmi nobiliari, non lascia dubbi.
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Le donne misteriose e i boschi dai fiori blu di George Henry (1858-1943). I colori della Scozia. Il video

George Henry (1858-1943) è stato un pittore scozzese, uno dei più importanti della Glasgow School. Nato a Irvine, nel North Ayrshire, ha studiato alla Glasgow School of Art, poi nell'atelier di Macgregor, misurandosi con la pittura dal vero. Da un lato fu fortemente attratto dal sostrato magico della Scozia, dall'altro aderì alla sentita necessità di intraprendere una strada autonomia che tenesse conto del rischiaramento delle tavolozza, portato dagli impressionisti, ma che eliminasse l'impressione dell'istante a favore di elementi più duraturi. Importante, per la vivacità cromatica e per il raccordo con culture antiche, fu il lavoro svolto durante il suo soggiorno giapponese. a george henry
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