Giulio Alvigini, la scultura dell'uomo messo in un angolo. Esclusione e meditazione
Il giovane artista, Premio finalisti Nocivelli 2017, analizza la propria scultura: "Credo che I will never copy Maurizio Cattelan anymore sia l’ennesimo tentativo (fallimentare) di esorcizzare una delle isterie più frequenti nell’autoanalisi della figura del giovane artista: la frustrazione dell’epigonismo e la paura di un confronto citazionistico già perso in partenza. Davanti all’accusa e alla “punizione” simpsoniana inflitta per l’uso/abuso improprio di stilemi brandizzati altrui, l’installazione vuole descrivere, attraverso l’utilizzo del pupazzo come un’io feticcio, un’ulteriore via interpretativa sul tema: la costruzione di una carriera epigonale come scelta e discorso artistico, come forma di resistenza che si svolge in parallelo ad una distanza storica".
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