Antonio delli Carri – Mitiche meduse e polipi omerici nel mare della Magna Grecia

Premio Nocivelli: Stile arte intervista l'artista primo tra i giovani e vincitore assoluto della sezione scultura, con un lavoro prezioso, tra arte povera e classicismo greco-romano delle pitture vascolari. "Mi sono imbattuto nella figura dell’uintacrinus, un echinoderma, che visivamente si rifaceva al concetto di medusa, ma assomigliante per altri versi ad un polipo. Insomma una forma che a me colpiva molto, ed in quanto animale estinto poteva figurare, quasi per assurdo, molto contemporaneo"
Leggi tutto Antonio delli Carri – Mitiche meduse e polipi omerici nel mare della Magna Grecia

Desolazione! O mia patria sì bella e perduta

La splendida giovinetta dello scultore Vincenzo Vela, nasce come monumento funebre e in breve si trasforma, a Brera, nell'insegna di un'Italia che ha perduto - anche nel 1848 - ogni speranza. Lo scultore decide di avvicinarsi all’iconografia funeraria in modo assolutamente inedito, sottraendosi dalla raffigurazione delle consuete immagini femminili consolatorie e rassicuranti, personificazione di virtù ideale, scegliendo invece di mettere in scena un dolore più che mai reale e tangibile a cui non è possibile dare nessuna risposta
Leggi tutto Desolazione! O mia patria sì bella e perduta

Michal Babčan – La sinuosità leggiadra dell'Altra metà del cielo

Il fotografo Michal Babčan è nato nel piccolo villaggio di Borinka,in Slovacchia. Ha studiato arte popolare, ceramica e pittura presso la Scuola d'Arte centrale e nella Scuola di Belle Arti di Bratislava. Artista poliedrico, ha ultimamente intensificato il suo interesse nei confronti della fotografia, segnalandosi per l'accordo rilievo della leggiadria e della grazia della donna,espressa attraverso un potenziamento della sinuosità e della levità.
Leggi tutto Michal Babčan – La sinuosità leggiadra dell'Altra metà del cielo

A Bergamo il mitico Quadrato nero di Malevič, icona della modernità

Malevič è internazionalmente considerato parte della triade pioneristica che ha aperto le nuove strade dell’arte del XX secolo: se Picasso ha contribuito maggiormente al rinnovamento della tradizione figurativa e Duchamp di quella concettuale, Malevič è colui che ha dato vita all’egemonia della tradizione dell’arte astratta, ancor oggi determinante. Alla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea, dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016
Leggi tutto A Bergamo il mitico Quadrato nero di Malevič, icona della modernità

Renzo Piano, al Whitney Museum di New York la visione tutta italiana dell’irregolarità

In un recente articolo pubblicato su The New York Review of Books, Ingrid D. Rowland paragona la progettazione della nuova sede del Whitney Museum of American Art a New York (che ha aperto le sue porte a maggio) a quella della stravagante chiesa romana di Sant’Ivo alla Sapienza, opera di Francesco Borromini. Quello che accomuna le due strutture non è certo l’architettura, ma la pianificazione avvenuta in entrambi i casi su spazi assai irregolari e sotto la direzione di due artisti che loro malgrado non vollero compromettere nulla pur di rimanere fedeli alle proprie visioni
Leggi tutto Renzo Piano, al Whitney Museum di New York la visione tutta italiana dell’irregolarità

Corso di pittura on line gratis – Qui il manuale di tecniche, idee e aggiornamenti

Una selezione di saggi tecnici, ma con una visione allargata all'incidenza delle scelte e delle svolte materiali nell'ambito della storia delle cultura. La raccolta di saggi e di tutorial diviene uno strumento per chi accosta la pittura, ma anche per chi intende conoscerne i segreti o per chi vuole perfezionarsi o raccogliere idee per proseguire il proprio percorso espressivo
Leggi tutto Corso di pittura on line gratis – Qui il manuale di tecniche, idee e aggiornamenti

Il cinema? Un precedente di mille anni fa nei 68,30 metri dell'arazzo di Bayeux. Il video, i significati

Una tela di varie pezze, per una lunghezza totale di 68,30 metri, costituisce una delle più antiche, popolari e realistiche narrazioni sequenziali della storia dell'arte, divenendo una sorta di precedente strutturale del cinema muto con didascalia. E' il cosiddetto arazzo di Bayeux -in realtà un telo ricamato, sul quale, pertanto, figure e parole non sono state realizzate durante la tessitura, ma apposte successivamente - cronistoria epica delle vicende che portarono il normanno Guglielmo II, Duca di Normandia, poi soprannominato Guglielmo il Conquistatore ad attraversare la Manica per raggiungere l'Inghilterra e sconfiggere l'usurpatore Aroldo II, reo, secondo la narrazione, di non aver rispettato un giuramento di fedeltà e di sottomissione
Leggi tutto Il cinema? Un precedente di mille anni fa nei 68,30 metri dell'arazzo di Bayeux. Il video, i significati