Marco Goldin, ideatore e curatore della mostra veneta, percorre con Stile gli anni della crisi dell’Impressionismo e della nascita della pittura moderna, basta su una rinnovata, trascinante e trasgressiva forza dell’Io. Alti contenuti espositivi
Leggi tutto Van Gogh, la rivoluzione“Masaccio? Il più grande pittore toscano di sempre” sostiene Luciano Bellosi. “Ma non dimentichiamo che dietro la ‘Trinità’ ci sono le idee rivoluzionarie sulla prospettiva artificiale e le geniali invenzioni dell’architetto della cupola di Santa Maria del Fiore”
Leggi tutto Brunelleschi nella buca del suggeritoreA Torino un’ampia selezione del genere fra Rousseau e Ligabue. Il punto di incontro tra l’arte popolare e il capace serbatoio delle avanguardie
Leggi tutto Naif: il poeta e il contadinoAndrea Appiani, vigoroso ed elegante cantore neoclassico, dipinse anche soggetti religiosi. Lo studio di un inedito emerso di recente da una collezione privata
Leggi tutto La Madonna segreta dell’adoratore di VenereLa collezione dei mantovani dispersa dai lanzichenecchi torna a Palazzo Ducale. Quadri e oggetti, com'erano collocati nel '600, in una grande mostra dopo l'inseguimento di ventimila pezzi smarriti. Ne abbiamo parlato con Raffaella Morselli
Leggi tutto Gonzaga, gli uomini d’oroCosì, nel Cinquecento, si definivano i Paesi Bassi. Una mostra a Milano, nelle sale di Palazzo Reale, ricostruisce i legami tra artisti olandesi e fiamminghi e la committenza lombarda. Originalità e stereotipi degli “inventori della luce”
Leggi tutto Nel Paese dei pittoriUna mostra di disegni prestati dal Louvre conferma la teoria di una peculiarità dell'arte nella città felsinea del XVI secolo, sviluppata attraverso due polarità espressive antitetiche ma coesistenti
Leggi tutto Cinquecento a Bologna, uno e dueRoberto Longhi lo definiva “autore di cartoni colorati”. Una mostra a Montefalco propone ora la rivalutazione di un narratore d’immagini capace di rielaborare in piena autonomia la lezione di Ghiberti e del Beato Angelico
Leggi tutto Gozzoli e i racconti gioiosiUna mostra a Roma per sostenere la tesi dell’estraneità dell’autore al movimento di Warhol e gli evidenti influssi esercitati sulla sua opera dalla tradizione europea
Leggi tutto Segal, artista Pop. Anzi noTorno a parlare di Salvatore Sava. Il motivo è semplice. Questo artista mi è congeniale. Mi capita spesso - guardando alla sua produzione - di trovarvi affinità, tanto rilevanti quanto, talvolta, impreviste e imprevedibili. I lettori della nostra rivista ricorderanno, forse, le mie riletture di due opere di Sava (“Stile” 55), “Magica Luna” e “Le tre lune”. Me ne ero servito - per così dire - per ribadire una convinzione di fondo, alla base del mio credo creativo: per sostenere, cioè, che il Colore non vada lasciato a se stesso, ma vada piuttosto rafforzato dalla Materia. Quel concetto di Colore come entità inscindibile della Materia, insomma, che non mi stanco di ripetere, e che determina il perimetro delle mie contiguità con l’uno o l’altro artista. Ora chiedo invece aiuto a Salvatore Sava per parlare di Forma. Chiedo aiuto ai suoi “Fiori di pietra”.
Leggi tutto Geometria e delirio dei Fiori di pietra