Arp, creature germinate tra le geometrie dell’universo

L'artista che contribuì alla fondazione del vitalissimo e fervente gruppo Dada, si mosse alla ricerca di forme che evocassero la pienezza e la forza delle energie della natura - Accanto a sculture che cercavano di individuare la violenza armonica delle masse, Arp operò in direzione di un astrattismo dominato dalle reti della geometria - Locarno esamina il rapporto del maestro tedesco con le avanguardie.
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Perino del Vaga, un protagonista del ‘500 tra Michelangelo e Raffaello

Mantova, nelle sale di Palazzo Te, la più significativa rassegna mai dedicata all’artista toscano - Formatosi alla scuola fiorentina di disegno, d’ispirazione michelangiolesca, egli lavorò successivamente alle Logge Vaticane con Raffaello, acquistando ben presto una cifra espressiva personale, elaborata e raffinatissima - I rapporti con l’altro grande allievo del Sanzio, Giulio Romano? «Nessuna simpatia tra di loro» afferma la curatrice, Elena Parma.
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Il mercato scopre Piranesi, pessimista che amava il classico

Di recente si è assistito ad una progressiva rivalutazione, da parte del collezionismo, della produzione di questo geniale incisore del Settecento, che difese la grandezza dell’architettura di Roma antica contro chi la considerava solo una rozza copia di quella greca, maturando tuttavia nel tempo la coscienza della frattura operata dalla modernità - Ridotto il distacco dai “rivali” Canaletto e Bellotto: oggi per un buon Primo stato delle “Vedute” si possono pagare anche cinque milioni.
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Gualtiero Marchesi – Kandinskij e le ciotoline cinesi

L’artista è la mano. Il colore è il tasto. Il pianoforte è l’anima. Parole sacrosante, queste di Kandinskij. Pensavo all’importanza di tale concetto, alla sua valenza rivoluzionaria, quando, nella vetrina di un negozio di Parigi, ho visto un set di ciotoline cinesi di ceramica rossa, dalla forma insolita. La coincidenza mi ha impressionato; non ho resistito, sono entrato e le ho acquistate. Le immaginavo composte sulla superficie d’un tavolo, distese in un ordine-disordine fantastico, colmate ognuna da una diversa vivanda, con le conseguenti peculiarità di volumi, di forme, di consistenza, di sapori; di colori, soprattutto.
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Kitsch, le scioccanti menzogne dell’arte contemporanea

Quando il disgusto diviene un stile - o meglio, un “non-stile” - anticonformista, gusto per l’eccesso della provocazione, svuotato del suo contenuto segnico originale - Il “kitsch patinato” di Damien Hirst e compagni, emblema della riproducibilità mediatica del banale - L’esempio di Van der Velde, che assembla oggetti del quotidiano, intesi come feticci della comunicazione, della moda e del costume - Le gigantografie di Robert Longo, tra fumetti, crocifissi e pistole.
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Affreschi di Assisi – Giotto o Pietro Cavallini? Ipotesi a confronto

Il primato è di Firenze o di Roma? Uno straordinario ritrovamento nella Basilica di Maria in Aracoeli nella Capitale - la dipintura di una cappella, con figure sacre ed elementi decorativi - riapre i termini della polemica - Dopo un secolo di dispute per attribuire la paternità del ciclo assisiate di S. Francesco, momento-chiave della storia dell’arte, l’enigma trova forse una soluzione - Stile mette a confronto le tesi contra pposte di due studiosi: il “romano” Bruno Zanardi e il “fiorentino” Angelo Tartuferi.
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Tramontin, il segno-luce che dà senso al volume

Lo scultore racconta il proprio rapporto con la solarità mediterranea: “Per me la Grecia è stata la vera rivelazione” - La scelta dei materiali: il bronzo lucido genera una serie di rimandi speculari che assegna all’opera una profonda mutevolezza, nel continuo interagire con l’ambiente circostante - La partenza dal disegno come nucleo del Big bang da cui fluirà la materia-energia - Le esperienze didattiche.
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Che meraviglia, queste copie sono originali

Claudio Strinati, intervistato da Stile, racconta le straordinarie novità emerse durante l’allestimento della mostra dedicata a Guercino e alla pittura emiliana del Seicento, in programma a Palazzo Zabarella di Padova - Il restauro di tele “dimenticate” nei depositi ha rivelato autentici tesori nascosti, tra i quali una seconda versione del “San Girolamo” dello stesso Guercino - Attribuito a Guido Reni il celebre “Ritratto di Beatrice Cenci”, sino ad oggi ritenuto una replica di bottega.
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