Francis Picabia quotazioni gratis. La vita del super creativo che si rovinò collezionando automobili

Il suo gusto eccessivo per le auto ( ne raccoglie più di 150) , ne segna la rovina. Moltiplica allora, per far fronte ai debiti, le piccole tele, affrontando molti generi , tra i quali la pornografia. I suoi ultimi dipinti sono segnati dal minimalismo: punti di colore sparsi su sfondi densi e monocromi , dal titolo Non voglio dipingere , Quale prezzo , Pittura senza scopo o Silenzio .... Nella primavera del 1949 la Galerie René Drouin a Parigi , ha organizzato la sua prima retrospettiva . Alla fine del 1951, Picabia subisce una arteriosclerosi paralizzante e muore due anni dopo

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Picabia copertina
 
Francis- Marie Martinez Picabia nasce il 22 gennaio 1879 a Parigi e muore nel 1953 nella stessa città. Nell’ambito del Novecento egli appare come uno dei grandi punti di riferimento del rinnovamento delle arti, operando tra il movimento  Dada e Surrealisti. Sua madre morì quando aveva sette anni . Appartenente a una famiglia dell’alta borghesia, venne formato al Marist College Stanislas e al Lycée Monge a Parigi . Nel 1894 , il padre,  volendo testare la evidente, precoce inclinazione pittorica manifestata dal ragazzo quindicenne, invia al Salon degli artisti francesi, una Veduta di Martigues . L’opera non solo è accettata , ma risulta vincente. Per Francesco si apre immediatamente una strada importante. l’entrata  alla Scuola di Arti Decorative, l’ Ecole du Louvre e l’ Académie Humbert , dove ha lavorato a fianco di Georges Braque e Marie Laurencin . L’anno 1897 segna una svolta nella sua carriera: esplora l’impressionismo di Alfred Sisley e di Pissarro. E’,  per lui, l’inizio di un periodo estremamente fecondo, pur nella tradizione, , che durerà dieci anni , con la produzione di centinaia di quadri. La prima mostra personale nel 1905 , alla galleria Haussmann , è un trionfo . Tuttavia , Picabia capisce che la pittura d’impressione è un binario morto e  gradualmente abbandona l’interesse preponderante per la luce  con il fine di recuperare valori plastici che gli permettono di riscuotere un crescente successo. Nel 1908 incontra Gabrièle Buffet – che lo ha incoraggia a continuare il lavoro sulla forma -; a questo punto avviene  la rottura con le sue radici impressioniste. Il suo acquerello del 1909  è considerato uno dei punti di avvio dell’arte astratta.
picabia
Divenuto maggiorenne,  prende possesso dell’eredità materna che gli garantisce un reddito importante .
Nel 1909 , sposa Gabrièle Buffet , forse pronipote di Alphonse de Lamartine e nipote dell’ammiraglio Challie .
Nel 1911 entra a far parte del Gruppo Puteaux, avvicinato nel corso delle sue frequentazioni dello studio del pittore Jacques Villon , fratello di Marcel Duchamp che ha incontrato nel 1910 . La porta del successo della sua pittura innovativa si apre nel corso della mostra all’Armory Show di New York, nel 1913 , città nella quale fonda, con Marcel Duchamp e Man Ray, la rivista 291 . Recuperando il concetto di ready made di Marcel Duchamp , nel 1913  produce una serie di opere nelle quali si assiste al pieno recupero dell’estetica del design industriale o del disegno scientifico.
Dal 1913-1915 Picabia si reca a New York diverse volte per restare parte attiva della  avanguardia. Nel 1916 , dopo una serie di composizioni ” meccanicistiche “, in cui egli tratta con ironia il mondo degli oggetti di produzione industriale, cerca strade espressive nuove e si impegna con crescente vigore nell’osservazione del Dadaismo. Incontra Tristan Tzara e il gruppo Dada a Zurigo nel 1918, ma la ricerca dei colleghi, in alcuni casi troppo fredda per l’artista, lo induce a raccogliere alcune suggestioni dadaiste e a condividerle con André Breton, in una più costruttiva direzione surrealista.  Polemista , iconoclasta , ateo , Picabia si muove attorno al concetto degli  elettroni liberi , essendo in linea di principio anti- tutto, anche anti- Picabia . Nel 1921 , rompe i rapporti con l’avanguardia militante.  Ha una passione sfrenata per le auto e per il gioco d’azzardo; un amore infinito per il cinema e per la fotografia. Nel 1924, scrive la sceneggiatura per il cortometraggio Entr’acte , diretto da René Clair.
Dopo il 1945 , torna all’astrazione . Il suo gusto eccessivo per  le auto ( ne raccoglie più di 150) , ne segna  la rovina . Moltiplica allora, per far fronte ai debiti, le piccole tele, affrontando molti generi , tra i quali la pornografia. I suoi ultimi dipinti sono segnati dal minimalismo: punti di colore sparsi su sfondi densi e monocromi , dal titolo Non voglio dipingere , Quale prezzo , Pittura senza scopo o Silenzio …. Nella primavera del 1949 la Galerie René Drouin a Parigi , organizza la sua prima retrospettiva . Alla fine del 1951 , Picabia subisce una arteriosclerosi paralizzante e muore due anni dopo .
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa