Pierre Klossowski, i dipinti erotici del fratello di Balthus. Fede e sesso. La moglie-musa. Il video

Così, i suoi romanzi, dipinti e scritti filosofici, creati dal 1950, ruotano attorno al Cattolicesimo erotico, ma l'erotismo di Klossowski è piuttosto un atteggiamento mentale: una simbiosi di ossessione e desiderio santo; e un sistema di tabù e regole, in cui la lussuria nasce dalla trasgressione dei divieti. A seguito di un pensiero non dogmatico di arte e di moralità, Klossowski, riferendosi al Marchese de Sade, affronta continuamente il tema del desiderio sessuale e dell'estasi spirituale

Pierre Klossowski (Parigi, 1905 – 2001), filosofo, scrittore, esegeta di De Sade, autore di studi di teologia, studioso del rapporto tra la dimensione del sacro e la sessualità, affrontò questa analisi anche dal punto di vista artistico, consegnando le immagini al foglio o alle statue per vederle riflesse e così analizzarle compiutamente. Gravitante nell’area surrealista, Pierre Klossoski era fratello maggiore di un grandissimo pittore, Balthus, contestato per i temi dei suoi dipinti, infondatamente ritenuti vicino alla pedofilia. Come in Savinio e De Chirico – che erano fratelli – nei Klossowski si sviluppa un interlocuzione binaria, che parte da un nucleo comune, molto intenso e profondo, legato al rivelarsi del corpo in una dimensione divinizzata. In entrambe le coppie di fratelli, il minore “rinuncia” al cognome per assumere uno pseudonimo. Il padre di Pierre e di Balthus era Erich Klossowski, un celebre storico dell’arte (scrisse una monografia su Daumier); la madre, Elisabeth Dorothea Spiro, pittrice, faceva parte dell’élite culturale parigina frequentando la cerchia di artisti e intellettuali presenti in quel periodo nella Ville lumière. Provenienti da una nobile famiglia polacca, i fratelli ricevettero una formazione culturale straordinaria e ricca di stimoli contrapposti, tra i quali la religione e la psicanalisi. Dopo la separazione dei genitori, Pierre seguì la madre che divenne compagna di Rainer Maria Rilke il quale fu, con André Gide (al quale Klossowski a 18 anni fece da segretario e curatore de I Falsari), uno dei suoi mentori.
Nel 1930, a Parigi, Klossowski affrontò analisi interdisciplinari sviluppate all’interno dell’ambiente impetuoso dell’epoca, con importanti surrealisti come André Breton e Georges Bataille. Dopo una crisi religiosa, nei primi anni ’40, entrò nel seminario di Saint-Maximin, che lascio, dopo essersi unito alla Resistenza, dopo la seconda guerra mondiale.
  Nel 1946 divenne prete cattolico, ma rinunciò dopo aver incontrato la futura moglie e musa, Denise Marie Roberte. La sua prima opera narrativa, pubblicata nel 1950, è il frutto di questa esperienza: La vocazione sospesa (La vocazione sospesa). Anche se scritto in terza persona, il romanzo presenta tagliente autobiografico e riflette i due poli tra i quali passano le ossessioni dell’autore, esperto e studioso dell’opera del Marchese de Sade: la religione e l’erotismo. Il protagonista abbandona i suoi studi ecclesiastici e affronta un mondo agitato da grandi tempeste ideologiche e sociali. Il dogmatismo del pensiero cristiano è rimasto un punto di riferimento nel suo lavoro. Così, i suoi romanzi, dipinti e scritti filosofici, creati dal 1950, ruotano attorno al Cattolicesimo erotico, ma l’erotismo di Klossowski è piuttosto un atteggiamento mentale: una simbiosi di ossessione e desiderio santo; e un sistema di tabù e regole, in cui la lussuria nasce dalla trasgressione dei divieti. A seguito di un pensiero non dogmatico di arte e di moralità, Klossowski, riferendosi al Marchese de Sade, affronta continuamente il tema del desiderio sessuale e dell’estasi spirituale.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa