Jean-Honoré Fragonard gratis quotazioni

Fragonard ritornando a Parigi capisce immediatamente che la sua pittura avrebbe dovuto essere diversa da quella imperante di soggetto storico e religioso, la sua pittura avrebbe dovuto essere più “leggera” e più accattivante; avrebbe dovuto avere tratti maliziosi e anche elegantemente provocanti. E fu proprio questa scelta innovativa che lo rende tra gli artisti maggiormente apprezzati anche dallo stesso sovrano, re Luigi XV, che gli affidò molte commissioni di opere raffiguranti l’aristocrazia negli anni che precedettero la Rivoluzione Francese, a seguito della quale inevitabilmente tutto mutò.

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Jean Honorè Fragonard, Donna che legge, Washington, 1760 circa
Jean Honorè Fragonard, Donna che legge, Washington, 1760 circa

Jean-Honoré Fragonard nasce a Grasse il 5 aprile 1732 da François, che di professione è guantaio, e da Françoise Petit. Ancora bambino si trasferisce con la famiglia a Parigi e pur dimostrando le sue precoci attitudini verso l’arte il padre lo inserisce in qualità di apprendista presso uno studio notarile. Le opere del giovane suscitano l’interesse di François Boucher che lo raccomanda nell’avviato studio di Jean-Baptiste Chardin. Ma l’atelier del grande maestro, nel quale lavora per sei anni, non rappresenta il punto d’arrivo perché Fragonard si sente più affine ai modi di Boucher, dal quale ritorna, riuscendo a conquistarne la stima e a diventarne assistente. Nel 1752 vince il Prix de Rome e successivamente, dopo aver compiuto le sue prime opere di tema storico e religioso, si trasferisce all’Acadèmie de France à Rome, come previsto per i vincitori del prestigioso Prix de Rome.
Durante il suo soggiorno nella città eterna rimane affascinato dai giardini, dalle fontane, dai palazzi, impregnati di quella memoria in continuo dialogo con il passato, tanto che nelle sue opere successive molti scorci romani verranno riproposti con efficace evidenza. Grande fu per lui la lezione appresa dalla pennellata fluida, vibrante e aerea di Giovanni Battista Tiepolo, dai bolognesi Carracci e da Pietro da Cortona.



Fragonard ritornando a Parigi capisce immediatamente che la sua pittura avrebbe dovuto essere diversa da quella imperante di soggetto storico e religioso, la sua pittura avrebbe dovuto essere più “leggera” e più accattivante; avrebbe dovuto avere tratti maliziosi e anche elegantemente provocanti. E fu proprio questa scelta innovativa che lo rende tra gli artisti maggiormente apprezzati  anche dallo stesso sovrano,  re Luigi XV, che gli affidò molte commissioni di opere raffiguranti l’aristocrazia negli anni che precedettero la Rivoluzione Francese, a seguito della quale inevitabilmente tutto mutò. In quel periodo più caldo decide di trasferirsi nella sua città natale, Grasse, per, poi fare ritorno a Parigi solo nel 1793. Per interessamento di Jacques–Louis David viene nominato conservatore del Louvre.



Ma i tempi erano mutati, il vento soffiava in un’altra direzione: il suo modo di sentire l’arte non interessava più. Con l’avvento del Primo Impero tutti conservatori del Louvre vennero rimossi dal loro incarico. Di lì a pochi anni Jean-Honoré Fragonard, il 22 agosto del 1806, morì in estrema povertà e completamente dimenticato. A cento anni dalla sua morte fu riscoperto sia dalla critica che dai galleristi.
 

 
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa