La luce laterale, proveniente da una finestra chiusa e non compensata da altre fonti luminose interne, generalmente crea, nelle fotografie o nei dipinti, un senso di immobilità e di malinconia, leato al progressivo perdersi della luminosità nell’oscurità del vano, in un effetto che il nostro occhio associa al degradare del grigio nel nero. Essa presiede i quadri di Vermeer e tanti interni fiamminghi e si evidenzia, come luce altamente simbolica, nei quadri di Hopper che trasferiscono all’osservatore un senso di vacuità dopo l’angoscia del vuoto, un sentimento che domina il pittore il quale converge su un pensiero esistenzialista. La finestra è il luogo di comunicazione con l’esterno, ma può diventare il punto angosciante dal quale non transita nulla, lasciando ogni singolo chiuso nella propria cellula d’esistenza, che diviene una monade leibniziana.
https://www.youtube.com/watch?v=YskLQtzy2ac
Quella luce malinconica, alla Hopper, che lambisce le figure nude. Il video
La luce laterale, proveniente da una finestra chiusa e non compensata da altre fonti luminose interne, generalmente crea, nelle fotografie o nei dipinti, un senso di immobilità e di malinconia, leato al progressivo perdersi nell'oscurità del vano, in un effetto che il nostro occhio associa al degradare del grigio nel nero. Essa presiede i quadri di Vermeer e tanti interni fiamminghi e si evidenzia, come luce altamente simbolica, nei quadri di Hopper che trasferiscono all'osservatore un senso di vacuità dopo l'angoscia del vuoto, un sentimento che domina il pittore il quale converge su un pensiero esistenzialista. La finestra è il luogo di comunicazione con l'esterno, ma può diventare il punto angosciante dal quale non transita nulla, lasciando ogni singolo chiuso nella propria cellula d'esistenza, che diviene una monade leibniziana.