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Questo rebus d’oro di 2000 anni fa. Trovato in un campo. Venduto ora per 5700 euro. Provate a decifrarne i simboli. La storia


di Redazione
Stile arte è un quotidiano di cultura, arte e archeologia fondato nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz

20 febbraio 2024 – Una rara moneta celtica d’oro di 2000 anni fa, scoperta da un appassionato di metal detector in un campo, è stata venduta, nei giorni scorsi, all’asta, per 4.928 sterline britanniche equivalenti a 5.742,17 euro, il doppio del suo prezzo indicativo. Misterioso il suo contenuto di significato, che potrete contribuire a risolvere osservando le immagini che pubblichiamo in questa pagina. L’oggetto è stato portato alla luce da un giovane, Jamie White, che vive a Swindon ed è cresciuto a Royal Wootton Bassett, territorio nel quale è avvenuto il ritrovamento.

“Il mio metal detector ha emesso un segnale molto forte”- ha detto Jamie White alla Bbc.

Il detectorista ha iniziato a scavare in quel punto, delicatamente, contenendo al minimo le dimensioni dello scavo. “Mentre giravo il fango ho visto un pezzettino d’oro che mi fissava e ho dovuto sedermi. – ha aggiunto – Il mio cuore ha iniziato a battere intensamente. C’erano due possibilità: moneta d’oro o una moneta di cioccolato di Natale. Si, una moneta d’oro, piccola. Mi è caduta tre volte, dopo averla raccolta, perché tremavo, letteralmente.”

La moneta, conosciuta come Savernake Wheel, ha più di 2.000 anni ed è uno dei soli sette esempi conosciuti. E’ minuscola – pesa soltanto 1,22 grammi – e, con il suo centimetro di diametro, è più piccola di un centesimo di euro, che misura 16,25 mm. Essa è davvero un piccolo capolavoro dell’arte celtica. Le figure, per quanto di complessa interpretazione – ad eccezione della ruota-Sole – e, forse, di natura composita, sono molto marcate – grazie ad un ottimo lavoro compiuto dall’artigiano che le impresse –  e di grande fascino. “Quando vediamo le monete celtiche, sappiamo che ne sono state prodotte solo poche centinaia. Quindi solo poche di queste sopravvivono”, ha detto l’esperta di monete Kimberly Day, che ha venduto il pezzo RWB di Swindon.

La scoperta di questo minuscolo “gioiello” è avvenuta in un terreno a circa 3 chilometri dalla Royal Wootton Bassett – una cittadina di 15.500 abitanti nel Wiltshire in Inghilterra – e il reperto è stato messo regolarmente messo all’asta, con tutti i permessi ottenuti dallo Stato – nei giorni scorsi, alla RWB di Swindon. Prodotto alla fine del I secolo a.C., questo Quarter Stater del tipo “Savernake Wheel” dell’East Wiltshire è, come si diceva, molto raro. Se ne conoscono solo altri 6. La popolazione che ha battuto questa moneta abitava a circa 15 chilometri dal punto in cui uno degli esemplari  è stato recentemente trovato.

La foresta di Savernake si trova su un altopiano gessoso del Cretaceo tra Marlborough e Great Bedwyn nel Wiltshire. La sua area è di circa 18 chilometri quadrati ed è caratterizzata da querce e faggi antichissimi. Essa passa in eredità, da generazioni e generazioni, alla stessa famiglia. E’ di proprietà del conte di Cardigan e di suo figlio, il visconte Savernake. Questa era l’area affidata alle cure di Richard Esturmy dopo la conquista normanna. Da allora la tenuta e la foresta di Savernake sarebbero passate di padre in figlio (o figlia, in quattro occasioni) in una linea ininterrotta di “guardiani forestali” ereditari. In circa mille anni e per 31 generazioni, non sarebbe mai stata acquistata o venduta, ma passata ai discendenti, per eredità. E’ davvero un territorio magico, come doveva esserlo ai tempi della tribù celtica.

Come molte delle prime monete britanniche, questo esemplare, scoperto a poco più di una dozzina di chilometri dalla foresta, presenta disegni astratti o fortemente simbolici e nessuna scritta. Un lato mostra segni che gli storici interpretano come una corona e mezzelune, mentre l’altro mostrerebbe il corpo di un cavallo con una “ruota solare” a sei razze sotto.  Le ruote del sole simboleggiano il viaggio diurno del sole attraverso il cielo. Ma fondamentale risulta pure la ruota del carro che costituiva un simbolo di potere. Le ruote mutarono gli spostamenti e il loro rafforzamento in leggerezza migliorò i commerci e la produttività.

Ma quando noi giriamo la moneta, intercettiamo una possibile figura diversa. Una sorta di dio Kernunnos, uomo con corna di cervo, alcune delle quali, qui risulterebbero dotate di insidiose lame. Forse siamo alla presenza di una mitica rappresentazione di una costellazione, che esprimeva un dio pregato dalla tribù stessa?

Quando la guardiamo così, poco ingrandita e lungo questo asse, intercettiamo una possibile figura umana che impugna due coltelli. Quale sarà il verso da esplorare e quale la versione giusta? E’ possibile, per un gioco della ruota solare che gira, che ogni razza della ruota stessa indichi un personaggio e un senso diverso? Provate a guardare e a riguardare.

La moneta è stata acquistata all’asta da un residente della zona, che probabilmente la donerà al museo del Wiltshire.