Rembrandt si fa i selfie. Ecco gli autoritratti del pittore, in movimento. Guardali, che espressioni! Video

Rembrandt fu uno dei pittori che maggiormente osservarono se stessi, come se volesse scrutare la propria identità. Atteggiamento moderno, probabilmente originato da un pensiero malinconico e di instabilità emotiva. I grandi artisti, fino a quel momento, avevano utilizzato l'autoritratto soprattutto come una presenza attributiva all'interno dei dipinti o per aderire a qualche richiesta di accademie pittoriche, dalle quali erano celebrati. Per trovare un autoritrattista parimente ossessivo e compulsivo, bisogna forse fare un balzo nei secoli e giungere, tra i nomi più noti, a Van Gogh. Le tecniche di animazione attraverso sovrapposizione e dissolvenza degli autoritratti non è soltanto una curiosità permessa dalla tecnologia. Consente infatti di comprendere meglio, nella mutevolezza delle espressioni che seguono comunque uno stesso canone, suggerito dalla personalità, l'atteggiamento del pittore e il modo vedere sé e il mondo


Rembrandt fu uno dei pittori che maggiormente osservarono se stessi, come se volesse scrutare la propria identità. Atteggiamento moderno, probabilmente originato da un pensiero malinconico e di instabilità emotiva. I grandi artisti, fino a quel momento, avevano utilizzato l’autoritratto soprattutto come una presenza attributiva all’interno dei dipinti o per aderire a qualche richiesta di accademie pittoriche, dalle quali erano celebrati. Per trovare un autoritrattista parimente ossessivo e compulsivo, bisogna forse fare un balzo nei secoli e giungere, tra i nomi più noti, a Van Gogh. Le tecniche di animazione attraverso sovrapposizione e dissolvenza degli autoritratti non è soltanto una curiosità permessa dalla tecnologia. Consente infatti di comprendere meglio, nella mutevolezza delle espressioni che seguono comunque uno stesso canone, suggerito dalla personalità, l’atteggiamento del pittore e il modo vedere sé e il mondo.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa