Ah, che caldo! Finalmente nudi tra le nevi eterne. Per l’arte e per il refrigerio. Il video

Fotografo ed artista americano, Spencer Tunick si inserì con modalità soft nella corrente performativa dell'arte contemporanea, lavorando sul nudo di massa. Egli, al di là dei risultati espressivi raggiunti, egli contò soprattutto sull'impatto mediatico delle immagini che evocano, al contempo, un'idea di libertà trasgressiva che compie il popolo mettendosi a nudo e sfidando la convenzione dell'abito, e, nella somma di nudità che divengono indifferenziate, ricordi di stragi e di abomini che hanno segnato il Novecento

Fotografo ed artista americano, Spencer Tunick si inserì con modalità soft nella corrente performativa dell’arte contemporanea, lavorando sul nudo di massa. Egli contò soprattutto sull’impatto mediatico delle immagini che evocano, al contempo, un’idea di libertà trasgressiva che compie il popolo mettendosi a nudo e sfidando la convenzione dell’abito, e, nella somma di nudità che divengono indifferenziate, ricordi di stragi e di abomini che hanno segnato il Novecento. Tra le immagini più rispettose dell’essere umano e dell’ambiente, quella della performance di donne e uomini nudi, tra le nevi delle Alpi. Tunick ha lavorato anche con decine di migliaia di comparse, sempre non retribuite, richiamate dal clamore del grande happening, dal  tam-tam, dalla sfida rispetto al comune senso del pudore.
 
 
 

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Redazione
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