[U]n taccuino del valore di circa quattro milioni di euro abbandonato in soffitta e dimenticato per anni. E’ questo il tesoro ritrovato da una signora greca nella propria casa, in uno scatolone contenente gli effetti personali del padre.
Tracciati nelle oltre sessanta pagine dell’agenda – rinvenuta dal genitore, membro della Resistenza, nel corso della seconda guerra mondiale su un treno della Wehrmacht in ritirata dalla penisola ellenica -, ci sono schizzi e disegni quasi sicuramente di mano di Vincent van Gogh: una scoperta di elevatissimo valore, anche per indagare la genesi dei dipinti del maestro olandese, fondata su studi accurati e su un’attenta analisi del soggetto.
Notevoli le affinità e i rimandi tra alcuni dei disegni e tele come I mangiatori di patate o Padre Tanguy.
Il quadernetto sarà analizzato scrupolosamente dal Museo Van Gogh di Amsterdam, ma sembrerebbero sussistere pochi dubbi sulla sua autenticità.