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[U]n’altra tormentata e curiosa vicenda nella storia artistica del Rosso è quella relativa alla realizzazione del Cristo resuscitato e glorioso, monumentale tavola commissionata per il duomo di Città di Castello dalla Compagnia del Corpus Domini del centro umbro.
L’esecuzione del dipinto fu, come informa il Vasari, piuttosto laboriosa: dapprima il crollo del tetto rovinò la tavola, e il maestro contrasse una febbre così alta da farlo quasi morire; in seguito, trasferitosi forse scaramanticamente a Sansepolcro, l’artista si ammalò di “quartana”, per cui decise di spostarsi a Pieve Santo Stefano, in cerca di un’aria più salubre; quindi si recò ad Arezzo.
Alla pala col Cristo in gloria rimise mano dopo quegli spostamenti, non più a Città di Castello, dove sarebbe stato turbato dal ricordo dell’evento rovinoso, ma ancora una volta nella più rassicurante Sansepolcro. Stando a Vasari, scegliendo di dipingere in quel luogo, il pittore non volle mai dare ai committenti il piacere di ammirare l’opera durante la realizzazione, forse per sottrarsi ad una delle ormai abituali controversie che, nel caso specifico, avrebbe potuto essere sollevata intorno ad una sua forse troppo libera interpretazione delle richieste ricevute alla consegna del mandato.
La composizione mostra, sotto il corpo fulgido di Cristo risorto, un’umanità eterogenea e variopinta, che s’affolla a rappresentare il popolo di Dio; mancano però le figure degli angeli che erano state esplicitamente indicate dalla committenza. Lacuna che potrebbe essere nuovamente riferibile all’influenza sul Rosso di Savonarola, il quale nel Triumphus Crucis spiegava che gli angeli sono a noi invisibili. La tavola è giunta a noi non finita: l’impaginazione dei personaggi che si accalcano sul proscenio risulta piuttosto sbilanciata a causa dell’evidente incompiutezza del lato sinistro, dove basterebbe una macchia di colore acceso a ristabilire un equilibrio arduo ma perf
Rosso Fiorentino: La genesi tormentata del Cristo in gloria
Un’altra tormentata e curiosa vicenda nella storia artistica del Rosso è quella relativa alla realizzazione del Cristo resuscitato e glorioso, monumentale tavola commissionata per il duomo di Città di Castello dalla Compagnia del Corpus Domini del centro umbro.