Scavi archeologici a San Galgano. Trovato un frammento di boccale del ‘500 con spada nella roccia

Ciò emerge dagli scavi nel pressi del sacro edificio di Montesiepi, nel quale - a livello del pavimento, c'è una roccia nella quale il cavaliere Galgano, chiamato dal Signore, abbandonata la guerra e l'esistenza mondana, diventando un eremita, avrebbe infisso la propria spada, trasformandola così in un crocifisso. Il frammento di maiolica era nei pressi di un'area lungo la quale scorreva una canaletta di scolo

Il brand di San Galgano potrebbe avere avuto utilizzi molto antichi. Il frammento di un boccale rinascimentale, trovato nelle scorse ore nei pressi dell’eremo, a Montesiepi di Chiusdino (in provincia di Siena), dimostra che la spada nella roccia, a livello di uso profano di immagini per decorazioni, risale almeno al XVI secolo. Ciò emerge dagli scavi nel pressi del sacro edificio di Montesiepi, nel quale – a livello del pavimento, c’è una roccia nella quale il cavaliere Galgano, chiamato dal Signore, abbandonata la guerra e l’esistenza mondana, diventando un eremita, avrebbe infisso la propria spada, trasformandola così in un crocifisso. Il frammento di maiolica era nei pressi di un’area lungo la quale scorreva una canaletta di scolo.


“Abbiamo ripreso ad asportare il livellamento in pietrisco e macerie che copre il piano di calpestio messo in luce ieri; – scivevano nei giorni scorsi gli archeologi impegnati negli scavi presso Sanm Galgano – siamo ormai giunti in prossimità di una concentrazione di macerie che dovrebbe costituire la copertura di una canaletta di scolo dell’acque già parzialmente indagata nel settore A nel corso della campagna di scavo 2021. Potremo quindi verificare il rapporto tra il calpestio e la canaletta così da valutare se sono effettivamente contemporanei come ipotizzato ieri e quindi databili tra fine XVI ed inizio XVII secolo”.

E nelle ore successive: “Stamani abbiamo iniziato lo scavo del livello di macerie localizzate verso il limite occidentale del settore di scavo (ad ovest della canaletta).
Durante l’indagine abbiamo rinvenuto un frammento di boccale in maiolica policroma; è presente una spada di colore blu con impugnatura campita in giallo, che (sebbene non sia conservata nella sua integrità) sembra essere infissa nei tre monti sottostanti. A sinistra un rametto arricchito da foglie stilizzate. Si tratta senza alcun dubbio della “spada nella roccia” conservata nell’eremo di Montesiepi. Al momento, in attesa di uno studio più approfondito, riteniamo che possa trattarsi di una produzione su committenza, raffigurante proprio lo stemma dell’Abbazia di San Galgano, da datarsi tra XVI e XVII secolo e forse da riferirsi alle produzioni senesi oppure del contado”. San Galgano archeologia.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz