Scoperta ora in un campo. E’ un reperto romano dell’82 a. C. Argento. Perché è un cerchio dentato. Rispondono gli archeologi

L'oggetto è stato immediatamente segnalato dal cercatore al servizio archeologico. Il motivo della seghettature posta sul bordo

Un singolare reperto è stato portato alla luce da un appassionato di metal detector, nelle ore scorse, nelle campagne di Maidford, un villaggio e parrocchia civile dell’Inghilterra, appartenente alla contea del Northamptonshire. L’oggetto è stato notificato dal cercatore al servizio archeologico britannico

“Si tratta di un Denario romano repubblicano serratus, completo, in argento, di Q. Antoninus Balbus, risalente al periodo 83 – 82 a.C. – affermano nella scheda gli archeologi inglesi – Il rovescio presenta la scritta D/Q∙ANTO∙BALB/PR raffigurante la Vittoria in quadriga, a destra, che tiene redini e ramo di palma nella mano sinistra e una ghirlanda nella mano destra. La moneta fu battuta dalla Zecca di Roma. Il diametro è di 18,74 mm, il peso è di 3,5 grammi”.

Il denario, che risale all’epoca repubblicana, presenta, sul recto, la testa laureata di Giove, a destra, con la scritta S.C., che significa Senatoconsulto. La moneta fu cioè coniata dopo una specifica delibera del Senato. Quinto Antonio Balbo, pretore in Sardegna nell’82 a.C., ucciso da Lucio Marcio Filippo, il legato di Lucio Cornelio Silla.

Perché la moneta è segata al bordo?
Il serrato, conosciuto anche come Denarius serratus in latino, rappresenta una variante tarda del Denario risalente alla Repubblica Romana. Il suo nome deriva dal bordo seghettato presente durante il processo di coniazione. Alcuni studiosi ipotizzano che questo bordo sia stato utilizzato per indicare la purezza dell’argento della moneta, evidenziando la sua assenza di metallo di basso valore all’interno. Tuttavia, questa teoria è contestata dalla presenza di serrati suberati, monete non costituite interamente da metallo prezioso ma rivestite d’argento. Questo tipo di bordo potrebbe comunque offrire una certa protezione contro la pratica della tosatura delle monete.

Secondo Tacito (nel suo testo “Germania”), i serrati e i bigati (noti come serrati bigatique) erano particolarmente apprezzati dai Germani. I bigati rappresentavano i primi denari emessi durante i primi anni della Repubblica Romana. I serrati più recenti, battuti intorno al 70 a.C., erano quindi monete sicuramente anteriori alle svalutazioni introdotte dalla riforma di Nerone e facilmente riconoscibili da chi non era familiare con le emissioni più recenti.

Il denario trovato su ora in Inghilterra fu probabilmente portato con sé da un soldato romano o acquisito da una delle popolazioni galliche dell’isola. La moneta fu battuta prima dell’incursione di Giulio Cesare e della successiva conquista sistematica della Britannia, ma il suo valore – essendo un pezzo d’argento – permaneva nel tempo.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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