Una donna lunare, caratterizzata dai segni dell’autorità assoluta parla e impartisce ordini a un uccello o a un simbolo della virilità. Era una regina o una sacerdotessa. O una sacerdotessa-regina che incarnava lo stesso spirito che, da noi, muoveva Artemide. Il suo trono fu evidentemente occupato, come dimostrano perline e fili, trovati lì accanto. Ma chi era questa signora della notte? Perché colloquiava con la parte più intima dei maschi – che appare sia in maniera figurata che direttamente, con realismo – trattenendola tra le mani, come risulta da questa immagine?
Nelle settimane scorse – 2024 -, un team di archeologi e conservatori che lavorava nel sito mochica di Pañamarca, nella valle di Nepeña, nel nord del Perù, ha scoperto una sala con colonne e troni dipinti, usata da una donna di alto rango associata alla dea lunare. Questa scoperta ha rivelato la centralità delle donne nel potere mochica, sovvertendo molte aspettative sugli antichi ruoli di genere.
La civiltà Moche
La civiltà Moche (o Mochica) fiorì lungo la costa settentrionale del Perù tra il 100 e l’850 d.C. e fu una delle culture precolombiane più avanzate del Sud America. I Moche svilupparono una società complessa, caratterizzata da un’architettura monumentale, come piramidi e piattaforme in adobe, e una straordinaria arte ceramica. Le loro ceramiche e pitture murali rappresentano scene di vita quotidiana, rituali religiosi e battaglie, oltre a figure mitologiche. La civiltà Moche è anche famosa per le sue tombe ricche di tesori, come quella del “Signore di Sipán”. I Moche praticavano un’agricoltura intensiva, utilizzando complessi sistemi di irrigazione per coltivare mais, fagioli e altre piante. Nonostante non abbiano sviluppato un sistema di scrittura, la loro iconografia fornisce importanti informazioni su credenze religiose e gerarchie sociali.
Il progetto di ricerca archeologica a Pañamarca
Il progetto “Paisajes Arqueológicos de Pañamarca”, intrapreso a partire dal 2018, è una collaborazione tra archeologi, storici dell’arte e conservatori di Perù e Stati Uniti. L’obiettivo del progetto è comprendere le attività che si svolgevano a Pañamarca e nei suoi dintorni. Supportato dalla National Geographic Society e altre istituzioni, il progetto ha permesso di scoprire strutture uniche della cultura mochica, conosciuta per le sue tombe, architettura e artefatti religiosi elaborati.
La Sala dell’Immaginario Mochica e il trono di una potente donna
Tra le nuove scoperte, spicca una sala chiamata “Sala dell’Immaginario Mochica” (Sala del Imaginario Moche), con troni e pitture murali raffiguranti una donna associata alla luna, al mare e all’arte della filatura e tessitura. Questa sala sembra essere stata usata da una leader femminile, una figura centrale e potente, che accoglieva visitatori e guidava processioni. La scena murale di donne impegnate nella tessitura e la presenza del diadema della leader rafforzano l’importanza delle donne nell’antica società mochica.
La donna del trono: regina, sacerdotessa o dea?
Gli studiosi discutono se la figura femminile raffigurata sia umana o mitica, ma le prove fisiche del trono, tra cui perline di pietra verde, capelli umani e fili finissimi, indicano che una donna reale e potente lo occupava. La sua associazione con la luna e il mare suggerisce una connessione profonda con il divino e il naturale, incarnando potere spirituale e politico.
La sala delle serpi intrecciate
Oltre alla sala del trono, gli scavi hanno rivelato un’altra struttura monumentale, la “Sala delle Serpenti Intrecciate” (Sala de las Serpientes Trenzadas), con pilastri decorati da immagini di serpenti antropomorfi e scene di guerrieri. Questa sala, situata in una posizione elevata, offriva una vista privilegiata sugli eventi cerimoniali della piazza sottostante, sottolineando l’importanza di spazi esclusivi riservati ai membri più influenti della società.
Lo schema delle grandi regine regnanti della storia
Questa scoperta di Pañamarca rivela una nuova prospettiva sulla leadership femminile nell’antichità, dimostrando il ruolo fondamentale che le donne potevano avere nel potere politico e spirituale delle civiltà precolombiane.
Lo schema delle grandi regine regnanti della storia
Nome | Paese | Periodo di Regno | Contributi principali |
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Hatshepsut | Egitto | 1479-1458 a.C. | Prima grande regina faraonica, costruì templi monumentali e promosse il commercio con terre lontane |
Nefertiti | Egitto | 1370-1330 a.C. | Moglie del faraone Akhenaton, simbolo di bellezza e potere religioso, influente nel culto di Aton |
Cleopatra VII | Egitto | 51-30 a.C. | Sovrana carismatica, alleata di Giulio Cesare e Marco Antonio, ultimo faraone dell’Egitto |
Wu Zetian | Cina | 690-705 | Prima e unica imperatrice della Cina, promosse lo sviluppo economico e culturale del paese |
Maria Teresa | Austria | 1740-1780 | Sovrana dell’Impero asburgico, madre di Maria Antonietta, promosse riforme legali ed educative |
Caterina la Grande | Russia | 1762-1796 | Riformatrice dell’impero russo, espansione territoriale e promozione dell’Illuminismo |
Elisabetta I | Inghilterra | 1558-1603 | Guidò l’Inghilterra durante l’Età dell’Oro, la sconfitta dell’Invincibile Armada e lo sviluppo delle arti |
Elisabetta II | Regno Unito | 1952-2022 | La più longeva monarca britannica, ha guidato il Paese attraverso importanti cambiamenti sociali e politici |
In questo schema le regine sono elencate dal regno più antico a quello più recente, evidenziando le loro principali conquiste e contributi storici.