Scoperta una tomba di coppia. Lui e lei. 30enni vissuti 3200 anni fa. Sepolti insieme nel letto, sull’oro

Le sepoltura bisoma sarà studiata accuratamente. I resti non sembrano portare segni di violenza all'apparato osseo, legati a una morte violenta. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile ipotizzare la causa di morte - a livello di sepolture bisome - che potrebbe essere legata a un avvelenamento - del cibo o dell'aria a causa del monossido di carbonio -. Più difficile ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia quando, come in questo caso, la tomba fu sigillata e mai più riaperta.

La tomba di due persone, probabilmente una coppia – composta da un uomo e da una donna – è stata scoperta a Metsamor, in Armenia, da un team di archeologi polacco-armeno. I due morirono contemporaneamente 3200 anni fa, durante la tarda Età del Bronzo. I loro corpi furono affidati, insieme, all’Aldilà, deposti su un letto e ornati da ricche corone preziose, tre delle quali d’oro.

Per intenderci sull’epoca possiamo dire che la giovane coppia visse mentre il più importante regno dell’epoca, nel nostro quadrante, era nelle mani del faraone Ramesse II (1303 a.C. – 1213 o 1212 a.C.). La notizia è stata data in queste ore da Nauka W Polsce, la testata che si occupa della Scienza in Polonia.

Veduta della cittadella megalitica, in cui abitava la coppia.. Foto. Simon Zdziebłowski
Lo scavo archeologico relativo alla sepoltura congiunta dellla donna e dell’uomo. Foto Joanna Pawlik

I ricercatori hanno anche trovato i resti di un letto funerario in legno. Stime preliminari indicano che la donna e l’uomo avevano, al momento della morte, un’età compresa tra i 3040 anni.

“La morte di queste persone per noi è un mistero. Non ne conosciamo la causa, ma tutto indica che sono morte contemporaneamente, perché non ci sono tracce della riapertura della tomba. Quindi la tomba è stata chiusa, su entrambi, nello stesso istante”  – dice il responsabile della ricerca, prof. Krzysztof Jakubiak della Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia, lo studioso che coordina il progetto congiunto del Centro di archeologia mediterranea dell’Università di Varsavia e del Dipartimento di antichità e protezione del patrimonio nazionale dell’Armenia.

Parte del corredo funebre. Le collane erano formate da grani di corniola e da elementi d’oro. Foto Marek Truszkowsky

All’interno della tomba, gli archeologi hanno trovato oltre un centinaio di perline e ciondoli d’oro, numerosi pendenti in corniola – “Probabilmente tutti questi elementi costituivano tre collane” – dice Krzysztof Jakubiak. una dozzina di vasi di ceramica integri e una unica fiaschetta di maiolica, che non risulta di produzione locale, ma oggetto di importazione dall’area dell’antico confine siriano-mesopotamico.

E’ evidente che la giovane coppia apparteneva all’élite della città di Metsamor.
Metsamor aveva raggiunto il periodo di massimo splendore tra il IV al II millennio aC, L’insediamento occupava oltre 10 ettari ed era circondato da mura ciclopiche. “Durante la prima età del ferro dall’XI al IX secolo – dice Szymon Zdziebłowski di Nauka W Polsce – Metsamor crebbe fino ad occupare quasi 100 ettari. La parte centrale a forma di fortezza era circondata da complessi di templi con sette santuari. A quel tempo era uno dei centri culturali e politici più importanti della valle di Araks. Il luogo fu abitato ininterrottamente fino al XVII secolo”.

Le sepoltura bisoma sarà studiata accuratamente. I resti non sembrano portare segni di violenza all’apparato osseo. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile ipotizzare la causa di morte – a livello di sepolture bisome – che potrebbe essere anche legata a un avvelenamento del cibo o dell’aria a causa del monossido di carbonio . Più difficile ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia quando, come in questo caso, la tomba fu sigillata e mai più riaperta.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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