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Il trailer di Unorthodox, la miniserie Tv di 4 puntate – No spoiler –
[U]northodox è la serie del momento, lanciata da Netflix il 26 marzo e ha già incontrato un enorme successo.
Tratta dal libro autobiografico di Deborah Feldan, Unorthodox rappresenta la finestra su uno spaccato di mondo ai più sconosciuto. Una affilata fotografia dell’integralismo ebraico ultraortodosso di una comunità radicata a New York.
Scene cronologicamente sospese. Atmosfere che non inquadrano immediatamente il “quando” ma si soffermano sul “come”. Non capiamo subito che è ambientato ai giorni nostri, ma pian piano l’amara verità viene a galla. Tutto ciò che svela il plot è drammaticamente attuale.
Protagonista attorno alla quale si intesse l’intreccio narrativo è la diciannovenne Esty, interpretata da una magistrale Shira Hass, costretta a scappare a Berlino per ritrovare la sua libertà.
Ma andiamo per ordine. Di chi stiamo parlando. La missione degli ebrei ultraortodossi è quella di ridare vita alle sei milioni di vittime ebree morte durante l’olocausto. Tutto ciò li porta a chiudersi nell’ultraortodossia e a snocciolare una vita scandita da regole rigide e a tratti disumane. L’unica guida concepita è la fede estrema. La chiusura al mondo esterno è totale. Di internet? Nemmeno a parlarne.
La figura maggiormente penalizzata è quella della donna. La missione della donna è solo quella di procreare, tanto che le ultraortodosse arrivano ad avere anche dieci figli, ma questo non basta, non hanno diritto ad una comune istruzione, non possono suonare, non possono cantare, prima di sposarsi devono seguire un rito purificatorio e una volta maritate sono costrette a rasarsi i capelli e portare una parrucca, poiché nessuno può vedere i loro capelli.
E cosa succede se non rimani incinta? Sei guasta.
Esty è sempre stata una ragazza diversa, strappata da una madre costretta a scappare a sua volta da queste regole e da un marito ubriacone. Vive una forte passione per la musica; una trasgressione che la porta lontana dal rigore. Tanto da prendere di nascosto lezioni di piano. Una volta sposata spera in una rinascita. L’incubo inizia invece proprio ora. Etsy, si vede nei primi episodi della serie, non riesce a rimanere in cinta.
Finché il concepimento arriva, ma decide di scappare perché ormai soffocata e di nascosto vola a Berlino, dove vive la madre. Qui conosce un gruppo di studenti del conservatorio, tutti di nazionalità diversa e tutti liberi di poter vivere la vita ed esprimere le loro passioni e assiste al suo primo concerto. L’amore per la musica scoppia in tutta la sua potenza e ciò le da la forza per poter provare a cambiare vita.
Non sveliamo altro. La serie prosegue a ritmo incalzante. La storia è drammatica, ma fa sperare e porta a piangere con Esty.
Emerge la potenza della forza di volontà e dell’arte, in questo caso la musica. Sono le note il motore che ha permesso ad Esty di non fermarsi mai; è quell’arte che ti da la possibilità di esprimere quello che sei, di aprirti al mondo e lanciare un messaggio. Possibilità negata a tutte quelle donne, che nella vita possono solo svolgere il ruolo di procreatici e brave mogli.
Seguendo i propri sogni le cose possono cambiare, senza mai rinnegare il proprio credo o i propri principi, come ha fatto Esty, che non ha abbandonato la sua fede, ponendo in luce invece quanto l’estremismo offuschi le visione celestiale e renda ciechi. (morena polini)
DOVE VEDERE UNORThODOX? Su Netflix a questo link: netflix/unorthodox.it
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Serie Tv | Unorthodox: quando l'arte ti salva. Tutto quello che devi sapere sulla miniserie Netflix.
Unorthodox è la serie del momento, lanciata da Netflix il 26 marzo e ha già incontrato un enorme successo. La nostra recensione (no spoiler)