Stile Arte intervista Federico Severino, primo nella Sezione pittura del Premio Nocivelli 2014
Scrive Chiara Fasser, componente della Giuria del Premio Nocivelli 2014, a proposito dell’opera di Federico Severino, sul catalogo
“La tela di stampo figurativo del giovanissimo pittore catanese Federico Severino si chiama Dormiveglia e ritrae il
suo cane in un momento di riposo. Dall’opera traspare il legame affettivo che il pittore ha con il soggetto: «Ogni
volta che riposa io mi soffermo ad osservare questo momento. Sento sempre il suo corpo mutare, lo vedo e
rimango lì fin quando vedo dentro me l’immagine che vorrei». Queste parole con cui l’artista presenta il lavoro
chiariscono il suo modo di procedere nella costruzione del quadro.
Il soggetto è poco frequentato nell’arte contemporanea e coraggiosa è anche la scelta del linguaggio figurativo. La
superficie del dipinto è articolata attraverso marcate linee nere e bande cromatiche ben definite che suggeriscono
uno spazio reale di una stanza, una terrazza, di un luogo intimo e rassicurante dove concedersi al sonno con
abbandono.
Al centro del segno netto e deciso delle pennellate dello sfondo si pone la figura del cane, la cui resa, poco
definita nei dettagli, è realizzata con una tavolozza delicata e dai toni smorzati. L’atmosfera che ne consegue è di
sospensione al confine tra la realtà e il sogno.
Severino, oltre ad un uso sapiente delle tecniche pittoriche, possiede un senso del colore di grande equilibrio
e misura. Il suo lavoro indaga la relazione tra la figura e lo spazio in cui questa è inserita, relazione risolta con
intelligenza compositiva, con una traccia di baconiana memoria”
Iniziamo con una breve scheda biografica.
Federico Severino nato l’8 Agosto 1990 a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano. Molti non conoscono questo paesino di provincia.Ho 24 anni, all’età di dodici anni io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nella terra del Sole, in Sicilia, la loro terra di origine. Non amo parlare di orientamento stilistico ma di “tensione espressiva”. Nella mia pittura rientra quasi sempre la figurazione chiara e riconoscibile dell’immagine. Io tendo verso una pittura che è espressione di momenti, eventi personali che ritrovo dentro me ed amo far rivivere.Il mio interesse è rivolto sempre di più verso quegli elementi che fanno parte di un vissuto, momenti e flash di vita quotidiana o figure ed immagini che lasciano un segno indelebile nella mia memoria.
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
In questi anni di ricerca e di lavoro ho avuto modo di approfondire e di avvicinarmi alle opere di diversi artisti che hanno lasciato un segno tangibile sul mio lavoro. Nei miei primissimi approcci .con la pittura, le esperienze del pittore Francis Bacon e dello scultore Alberto Giacometti mi hanno catturato e guidato verso uno studio più sentito e mirato della figura. Uno studio che indaga la relazione tra la figura e lo spazio in cui questa è inserita. La figura viene da me isolata e collocata all’interno di uno campo percettivo, uno spazio reale, intimo e rassicurante. Di recente ho approfondito con interesse gli studi e le opere del pittore Mark Rothko. Grazie all’esperienza di Rothko ho rinnovato l’approccio alla pittura stessa e con essa il diverso modo di utilizzare le grammatiche del colore, il saper emozionare con pochi segni, con colori intensi attraverso luminosi rettangoli che si mantengono sospesi al di sopra della superficie.
In questa fase la mia ricerca non si pone limiti ne barriere ed è in continua evoluzione.
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
Il lavoro che ho realizzato raffigura un momento di vita quotidiana. Ho voluto far rivivere dentro me quell’istante in cui Bella riposa. Lei è solito riposare in un angolo di casa. Ogni volta cattura il mio interesse ed io la osservo in silenzio. Sento sempre il suo corpo mutare, lo sento, e rimango li fin quando vedo dentro me l’immagine che vorrei. L’uso del pastello mi permette di lavorare con una gestualità fresca e naturale. Il segno suggerisce la forma, lo spazio accoglie le forme. Non rinuncio mai a far emergere la trama della tela e da essa affiorano le forme e le diverse stratificazioni di materia sensibile.
e-mail: federico.severino@hotmail.it
sito: http://federicoseverino.wix.com/svrf
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Federico Severino – Il mistero bellissimo delle figure in essenza
Il vincitore del Premio Nocivelli, sezione pittura: "Il lavoro che ho realizzato raffigura un momento di vita quotidiana. Ho voluto far rivivere dentro me quell’istante in cui Bella riposa. Lei è solito riposare in un angolo di casa. Ogni volta cattura il mio interesse ed io la osservo in silenzio. Sento sempre il suo corpo mutare, lo sento, e rimango li fin quando vedo dentro me l’immagine che vorrei. L’uso del pastello mi permette di lavorare con una gestualità fresca e naturale. Il segno suggerisce la forma, lo spazio accoglie le forme. Non rinuncio mai a far emergere la trama della tela e da essa affiorano le forme e le diverse stratificazioni di materia sensibile".