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Sorpresa tra le zolle di un campo, in queste ore. Cos’è l’oggetto medievale portato alla luce. La storia, gli altri esempi


Un candeliere medievale è stato trovato e segnalato nelle ore scorse, all’autorità, da un cercatore appassionato di metal detector. L’oggetto fu realizzato in lega di rame. Un cilindro portacandele fu collegato alla sagoma di un gallo, animale che non solo richiama il giorno e la luce, ma che, secondo antiche leggende era in grado di spaventare ogni mostro della notte, vigilando sulla casa e sui dormienti.

Il bel reperto medievale, si è presentato integro in queste giornate di primavera a un detectorista che stava perlustrando con rilevatore di metalli un campo agricolo di Charminster, un villaggio di circa 3mila abitanti nel Dorset occidentale, in Inghilterra, situato sul fiume Cerne e sulla strada A352, 1 miglio (1,6 km). Le ricerche condotte dagli appassionati inglesi si svolgono soprattutto in aree agricole dove è più facile trovare reperti piuttosto antichi, dopo gli interventi agricoli degli aratri che rivoltano il terreno, portando in superficie gli strati inferiori e pertanto livelli archeologici. Va peraltro notato che i lavori agricoli distruggendo gli strati e trascinano i reperti. E che, pertanto, in questi casi l’azione dei cercatori si rivela un’operazione di salvataggio che diventa doppiamente preziosa perché essi rilevano con gps il punto del rinvenimento. Diverso è l’atteggiamento dello Stato italiano che preferisce una chiusura assoluta.

Il candeliere a forma di gallo portato alla luce nei giorni scorsi @ Rights Holder: Somerset County Council

L’animale, seppur stilizzato, presenta cresta, bargigli e coda che ne permettono facilmente l’identificazione. L’anonimo artigiano rappresentò l’animale in posizione di attenta “guardia”, con il collo teso e il corpo pronto a sferrare un attacco. Sulla schiena del gallo di bronzo venne realizzato un contenitore conico che permetteva di appoggiare o incastrare la candelina e di raccogliere ogni goccia di cera colante, che si depositava sul fondo del vasetto. La zampe espanse del gallo e il contrappeso delle forme conferivano stabilità all’oggetto.

Gli archeologi britannici datano il reperto a un periodo medievale compreso, orientativamente, tra il 1250 – 1400

L’oggetto è minuscolo – 54,1 mm x 51,8 mm x 15,3 mm, Peso: 38,35 g – ed è possibile che fosse collegato al mondo devozionale-magico. Probabilmente poteva essere associato ad altri piccoli animali realizzati con la stessa tecnica. Animaletti-candelieri di tal fatta sono stati trovati, in questi anni, su territorio del Regno Unito. La scheda che accompagna la segnalazione di ritrovamento ricorda una analogo piccolo candeliere a forma di cane, della stessa epoca.

“Il reperto è simile an precedente oggetto qui registrato, sebbene esso avesse la forma di un cane.- dicono gli archeologi – In quel documento, Tom Brindle notava: “I portacandele a forma di animali sembrano essere disponibili in una serie di altre forme. Uno a forma di cervo è stato trovato in un contesto del 1270 circa- C. 1350 a Londra, ed è illustrato da Egan insieme ad un altro trovato ad Aldgate (Egan 1998, 147-8, n. 426, fig. 116). Ward-Perkins (1940 Tavola XXXIX) illustra un altro esempio che data al XIV secolo.”

Dopo la registrazione del reperto, il gallo è stato restituito al cercatore.